FERMI TUTTI! LA PROCURA DI NAPOLI VOLEVA ARRESTARE ANCHE LUIGI CESARO, DEPUTATO E PRESIDENTE PDL DELLA PROVINCIA DI NAPOLI, MA NON E’ STATA ACCOLTA DAL GIP – ECCO IL RISVOLTO PIU’ CLAMOROSO DELL’INCHIESTA CHE HA PORTATO A UNA SECONDA RICHIESTA DI CUSTODIA CAUTELARE PER NICK COSENTINO – L’INTENZIONE DEI PM ERA DI SGOMINARE IL PDL CAMPANO, FACENDO FUORI IN UN COLPO SOLO IL COORDINATORE REGIONALE E QUELLO PROVINCIALE DEL PARTITO – PER IL GIP EGLE PILLA PERO’ NON C’ERANO ELEMENTI PER FAR SCATTARE LE MANETTE…

Carlo Tarallo per Dagospia

La Procura della Repubblica di Napoli aveva chiesto l'arresto di Luigi Cesaro, deputato Pdl e presidente della Provincia di Napoli: il dagospiffero che non ti aspetti trova conferma nelle carte. Oltre alla richiesta di arresto per Nicola Cosentino, accolta dal Gip di Napoli Egle Pilla nell'ambito della maxi-inchiesta della Procura sui rapporti tra politica e clan dei Casalesi, sfociata ieri in una cinquantina di arresti, i pm Antonio Ardituro, Francesco Curcio e Henry John Woodcock avrebbero chiesto la custodia cautelare anche per "Giggino ‘a Purpetta", che il Gip però ha respinto.

Se l'avesse accolta, il Pdl campano si sarebbe ritrovato questa mattina con il coordinatore regionale (Cosentino) e quello provinciale (Cesaro) del partito, entrambi deputati, oggetto di una richiesta di arresto con l'accusa gravissima di collusioni con il clan dei Casalesi, oltretutto nel giorno in cui il superboss Michele Zagaria è stato arrestato dopo 16 anni di latitanza.

Una mazzata terribile per i berluscones, mitigata (in un certo senso) dalla decisione del giudice, che invece ha accolto la richiesta per Cosentino e respinto quella per Cesaro, che secondo i magistrati avrebbe accompagnato Nick ‘o Mericano a Roma presso l'agenzia Unicredit alla quale era stato chiesto il prestito che sarebbe stato sbloccato solo in seguito all'intervento dell'ex sottosegretario all'Economia, episodio alla base dell'indagine.

E del resto, basta andare a pagina 818 dell'ordinanza per avere la conferma della richiesta di arresto per Cesaro e del "no" del Gip Pilla. "Per Cesaro - si legge in un passaggio dell'ordinanza - che ha pure partecipato al medesimo incontro con i dirigenti Unicredit, l'ufficio inquirente nella richiesta non ha evidenziato la prova di un coinvolgimento".

 

hja23 luigi cesaroCOSENTINO WOODCOCK