DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL…
Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per “il Corriere della Sera”
«Hanno imposto una nuova legge marziale senza dichiararla». Se lo dice Aleksej Venediktov, il direttore della defunta radio Eco di Mosca, sempre in bilico tra cauto dissenso e amicizia personale con Vladimir Putin, significa che è davvero successo qualcosa di molto importante.
Non ci sono e non ci saranno annunci ufficiali, ci mancherebbe altro. Ma la nuova mobilitazione russa sta per arrivare. Basta unire i puntini contenuti in un provvedimento approvato all’improvviso.
La Duma e il consiglio della Federazione hanno dato il via libera a un pacchetto di emendamenti alla legge denominata «Sull’obbligo militare e sul servizio militare».
Dopo che Vladimir Putin avrà firmato, i commissariati militari, responsabili per il servizio di leva, non dovranno più consegnare a mano la cartolina di precetto alla futura recluta.
Basterà una mail, inviata tramite il portale online della pubblica amministrazione, l’equivalente del nostro Spid, al quale sarà aggiunto un registro digitale con i nomi dei nuovi coscritti. Le cartoline si considerano consegnate una volta inserite nella pagina personale del diretto interessato, creata per l’occasione.
[…] Subito dopo la consegna della «cartolina» digitale, scatta in automatico il divieto di espatrio. Ma chi non si fa vedere per venti giorni dal momento della notifica, perde il diritto alla guida dell’auto, non potrà più accedere a qualunque prestazione bancaria, non potrà più vendere o acquistare immobili né farsi registrare come imprenditore o libero professionista. In pratica, smette di esistere per lo Stato.
[…] È difficile non cogliere il nesso con l’imminente controffensiva ucraina, che sempre più, comunque vada, assume i connotati dello spartiacque di questi primi 14 mesi di guerra. Cinque potenziali soldati contro uno. Il principale vantaggio della Russia sta nei numeri, in un serbatoio umano infinito, che Putin intende sfruttare quando verrà il momento.
«Abbiamo sempre fatto la guerra così» chiosa il politologo Abbas Gallyamov, ieri consigliere di Putin oggi suo contestatore da lontano. «I trecentomila mobilitati dell’ondata precedente stanno per finire. La sorte dei molti altri che seguiranno non sarà diversa. Il prossimo passo sarà l’avviso di morte comunicato ai familiari attraverso il portale». […]
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