QUANDO LA SINISTRA PARLA DI LAVORO E DI ECONOMIA (E LASCIA PERDERE IL GENDER E I DIRITTI), NON VINCE, MA ALMENO CONVINCE – IN GERMANIA LA LINKE DELLA TATUATISSIMA MILLENNIAL HEIDI REICHINNEK FA IL BOTTO E PASSA DAL 4,9 ALL’8% - NEL PROGRAMMA POCA FUFFA E TANTI TEMI ECONOMICI: “LOTTIAMO PER AFFITTI ACCESSIBILI E PER PREZZI ABBORDABILI PER I GENERI ALIMENTARI. PER LE QUESTIONI SOCIALI CHE RIGUARDANO LA VITA DELLE PERSONE TUTTI I GIORNI…” – SECONDO “DEUTSCHE BANK” I MIGRANTI SONO UN TEMA CHIAVE SOLO PER IL 26% DEGLI ELETTORI, MENTRE PER IL 45% È PIÙ IMPORTANTE L’ECONOMIA

IL PARTITO PASSA DAL 4,9% A OLTRE L'8

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(ANSA) - "Abbiamo fatto diventare le preoccupazioni delle persone il nostro programma": lo ha detto Heidi Reichinnek, parlamentare della Linke, commentando il positivo risultato del partito, rivelatosi una sorpresa: "Ho sempre creduto in noi ma non credevo che potesse andare così bene!". In effetti, alle ultime elezioni la Linke non aveva raggiunto la soglia del cinque per cento ma era entrata comunque al Bundestag perché era riuscita ad ottenere in tre circoscrizioni il maggior numero di voti.

Per il rotto della cuffia, dunque, mentre adesso i voti sono sensibilmente aumentati. Dal 4,9% del 2021 la Linke potrebbe arrivare a superare l'otto per cento, invertendo una tendenza di lungo periodo che vedeva il partito perdere costantemente consensi.

heidi reichinnek festeggia il risultato alle elezioni tedesche

Sulle ragioni di questo successo Reichinnek ha ribadito come la Linke sia riuscita a definire una chiara piattaforma sulle questioni che più stanno a cuore i tedeschi. "Lottiamo per affitti accessibili e per prezzi abbordabili per i generi alimentari.

Per le questioni sociali che riguardano la vita delle persone tutti i giorni. E credo che abbia avuto un ruolo anche il nostro chiaro posizionamento contro la destra". La giovane parlamentare ha detto che la campagna elettorale è stata "un'esperienza fantastica".

LA LINKE «RISORGE» E SI AVVICINA AL 9%

Estratto dell’articolo di Irene Soave per il "Corriere della Sera"

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Il defibrillatore lo ha portato alla fine Heidi Reichinnek, classe 1988, figlia di un elettricista, nata in Germania dell’Est: da tempo la Linke, il partito della sinistra-sinistra che ha puntato su di lei e sul coetaneo Jan van Aken come candidati alla cancelleria, sembrava politicamente in coma.

La strada l’ha indicata lei: «Alle barricate!» Così si è concluso il suo discorso di fine gennaio al Bundestag dove Cdu e AfD avevano votato insieme sui migranti: tra TikTok e YouTube è stato visto 30 milioni di volte.

Reichinnek è l’opposto dell’algida Alice Weidel: tatuaggi, prossemica alla Ocasio-Cortez, qualche imprecazione. In faccia a Merz: «Non avete “messo in conto” una maggioranza con questi estremisti di destra. L’avete cercata, e questo è il dannato problema».

Il discorso è valso a lei centinaia di migliaia di follower sui social; e al suo partito (così lo Spiegel a metà febbraio) un boom di tessere mai visto. Conta lo spavento dei tanti, soprattutto giovani e donne, che temono per la tenuta del «cordone sanitario».

heidi reichinnek festeggia il risultato alle elezioni tedesche foto lapresse

Ma anche una lettura delle priorità: un report di Deutsche Bank mostra come i migranti siano un tema chiave solo per il 26% degli elettori, mentre per un terzo conta più la giustizia sociale, e per il 45% l’economia. […]

Propone di «tassare il più possibile i miliardari», che sono «pericolosi per la democrazia, come dimostra Musk». E fa proposte di sinistra-sinistra: lotta al caro affitti e al caro vita, welfare, salario minimo. […]  Sui social funziona. In un Paese dove il 42% dei votanti ha più di 60 anni e solo il 13 ne ha meno di 30, ben il 27% di chi votava per la prima volta ha scelto la Linke. Nel 2021 era l’8%.

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