DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Marco Antonellis per Dagospia
Se per quanto riguarda la linea politica da tenere nei confronti dell'Europa non c'è affatto sintonia con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, al governo gialloverde va molto meglio con il Quirinale in fatto di nomine perché a quanto siamo in grado di rivelare si aspetta solamente il rientro in Italia del Capo dello Stato per definire la "regina" della nomine, quella riguardante la Presidenza della Consob (la nomina è su proposta della Presidenza del Consiglio con decreto del Quirinale): il nome in pole position è sempre quello di Marcello Minenna forte della "benedizione" di Luigi Di Maio in persona, assolutamente non intenzionato a perdere questa battaglia anche per dare un forte segnale interno al Movimento e alla coalizione di governo.
A questo punto i tempi si restringono e il successore di Nava (dimessosi due mesi fa) potrebbe essere già scelto all'inizio della prossima settimana se non addirittura prima. Tra i nomi circolati in questi ultimi tempi spiccano anche Donato Masciandaro, Alberto Dell'Acqua, il Pm di Milano Greco e il Prof. Antonio Rinaldi.
Mentre, come Dagoanticipato, Renato Catalano è stato scelto da Tria per guidare la Consip, per quanto riguarda la Rai si punta a stringere i tempi. Matteo Salvini vuole accelerare anche perchè a lui teoricamente spetterebbero due Direzioni di Rete su tre. Lo schema è quello del "marcamento stretto" tra Lega e i 5Stelle: se c'è un Direttore di Tg leghista ci sarà un Direttore di rete grillino e così via.
Una sorta di controllo incrociato, insomma. Quindi al carroccio spetterebbero Rai Uno e Rai Tre mentre Rai Due andrebbe ai pentastellati. Ma non è detto che andrà così: gli ultimi rumors dai piani alti di Viale Mazzini danno per tramontata l'ipotesi Freccero a Rai Uno (al suo posto si parla di Teresa De Santis), Carmelo Lieto a Rai2 (Salvini non intende fare retromarcia anche se l'AD Salini si oppone; il piano B rispetto a Lieto sarebbe il redivivo Ludovico Di Meo) e, almeno per il momento, resiste Stefano Coletta a Rai 3. Losa e Preziosi rimangono saldi rispettivamente a Rai Sport e Rai Parlamento (con la Petruni che aspira alla vicedirezione del Tg2 con Sangiuliano) mentre per Rainews ricomincia a circolare il nome di Iman Sabbah, gradita ai 5Stelle.
Ma ad appassionare gli esegeti di cose Rai in queste ore c'è anche il "valzer dei corrispondenti": Giovanna Botteri potrebbe rientrare a Roma come vice della Paterniti al Tg3 mentre l'ex Direttore del Tg1 Andrea Montanari potrebbe prendere il posto proprio della Botteri negli Stati Uniti. Montanari comunque è in corsa anche per Rai Quirinale dove se la giocherà con Ida Colucci, ex Direttore Tg2.
Marc Innaro da Mosca potrebbe andare a Parigi (al posto di Iman Sabbah) mentre la Manzione (Rai Parlamento) aspira alla sede di Bruxelles anche se i sovranisti per quel posto vorrebbero un altro nome. E' battaglia anche per la fondamentale posizione di Direttore del personale: Flussi per il momento tiene duro ma Alessandro Zucca (attualmente vicedirettore di Rai Sport per le attività non giornalistiche) scalpita. Per lui però potrebbe essere pronta la poltrona di Capo della Produzione Rai.
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