DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
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Primo fatto. Il presidente iraniano Raisi era di ritorno dall’Azerbaigian, che è il primo fornitore di petrolio di Israele. In più, corrono ottimi rapporti con intelligence dello Stato ebraico: nella capitale di Baku sono ben ospitati tecnici e consiglieri militari di Tel Aviv.
Secondo fatto. Raisi, detto “il macellaio” per i suoi processi sommari da capo della magistratura con migliaia di oppositori finiti impiccati, negli ultimi tempi stava portando avanti la sua candidatura alla successione dell’85enne ayatollah Khamenei nel ruolo di guida suprema.
Tale ambizione ha mandato in soffitta “il macellaio” di ieri: infatti, aveva spedito i suoi emissari in Oman per iniziare i colloqui con gli Stati Uniti per la stabilizzazione del Golfo. Fatto che, da una parte, ha fatto imbufalire il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, comunemente noto come pasdaran.
Nato dopo la rivoluzione iraniana del 1979 come una milizia con profonda fede ideologica (difatti, giurano fedeltà alla Guida suprema dell'Iran, detto anche guida spirituale), il Corpo dei pasdaran dispone di circa 210 000 uomini suddivisi in forze di terra, aeree e navali; controllano anche delle milizie volontarie organizzate militarmente dette basiji, in cui si arruolano i più giovani.
Con gli anni hanno ampliato molto il loro potere all'interno dello Stato, ed oggi sono loro che comandano in Iran, non solo politicamente ma anche economicamente: hanno in mano un terzo delle aziende con un fatturato superiore ai 12 miliardi di dollari.
donald trump e benjamin netanyahu
A far compagnia ai pasdaran iraniani, troviamo Israele. L’”amerikano” Raisi non poteva non stare sul cazzo a Netanyahu, il quale vive in attesa del ritorno di Trump alla Casa Bianca e ha bisogno come il pane di un nemico per occupare ancora la poltrona di premier con l’elmetto, altro che di una pacificazione dell’area del Medio Oriente. Insomma: se vince Trump, ha vinto anche lui.
la lotta per la successione dell ayatollah khamenei
Davanti alle telecamere, Khamenei piange lacrime di coccodrillo per la morte di Raisi. Una volta spente, l’ayatollah stappa lo champagne e fa cin cin con il figlio Mojtaba: l’”incidente” ha tolto di mezzo il candidato più autorevole alla sua successione, già da anni ha spianato la strada all'elezione del suo 55enne erede, che è considerato l'ispiratore della stretta autoritaria del regime iraniano degli ultimi tempi, vera e propria 'eminenza grigia' che muove le fila del potere dei pasdaran.
mojtaba khamenei 2il trasporto dei corpi incidente elicottero ebrahim raisi mojtaba khamenei 1soccorritori vicino all elicottero di ebrahim raisi 2soccorritori vicino all elicottero di ebrahim raisi 3
ebrahim raisi qassem soleimani khamenei e khomeini Ali Khamenei Ismail Haniyeh e due leader di hamaskhomeini e khamenei khamenei nelle vignette di charlie hebdo 10ali khamenei ebrahim raisi. ALI KHAMENEILA STRUTTURA DEL REGIME IRANIANO ali khameneiIl corpo di Ebrahim RaisiINCIDENTE ALL ELICOTTERO DI EBRAHIM RAISI ricerche dell elicottero di ebrahim raisiebrahim raisi con vladimir putin nel 2023 ebrahim raisi in elicottero prima dello schianto
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