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“RECESSIONE? TUTTO PUÒ SUCCEDERE” – TRUMP A “NBC NEWS” PER LA PRIMA VOLTA AMMETTE IL RISCHIO. IL PIL USA SI E’ CONTRATTO DELLO 0,3% E STANDARD & POOR’S HA RIVISTO AL RIBASSO LE STIME DI CRESCITA DEL PIL MONDIALE (GLI STATI UNITI SCENDONO DAL 2 ALL’1,5%). IL PRESIDENTE USA PARLA DI “UN PERIODO DI TRANSIZIONE” – CON LA CINA PROVE DI DISGELO SUI DAZI (E LE BORSE FESTEGGIANO) MA NON DECOLLA LA TRATTATIVA CON L’EUROPA. LA COMMISSIONE UE FRENA: “TROPPO LONTANE LE POSIZIONI SULL’IMPORTAZIONE DI GAS LIQUEFATTO E DI PRODOTTI AGRICOLI” – LA NUOVA ZONA MILITARE AL CONFINE CON IL MESSICO PER COMBATTERE L’IMMIGRAZIONE ILLEGALE - IN VISTA DEL CONCLAVE IL TYCOON APPARE VESTITO DA PAPA SUI SOCIAL DELLA CASA BIANCA: CHIAMATE LA CROCE VERDE! - VIDEO
1. RISCHIO RECESSIONE
Estratti da repubblica.it
Recessione negli Stati Uniti? “Tutto può succedere”. Ad ammetterlo ora è Donald Trump: in un’intervista a Nbc News, il presidente degli Stati Uniti guarda in faccia la realtà. E accanto alla tradizionali previsioni trionfalistiche, forse per la prima volta ammette il rischio.
Trump ha assicurato che le sue scelte politiche alla fine daranno impulso all'economia americana, ma ha riconosciuto la possibilità, in un primo momento, di recessione. Secondo i dati diffusi mercoledì, il Pil Usa si è contratto dello 0,3 per cento nel primo trimestre del 2025, all'inizio del secondo mandato del presidente. "Questo è un periodo di transizione e penso che andrà molto bene", ha detto Trump alla Nbc News, secondo un estratto di un'intervista che sarà resa pubblica integralmente domenica.
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2. LA ZONA MILITARE AL CONFINE CON IL MESSICO
Estratti da open.online
(...)L’esercito degli Stati Uniti ha creato una seconda zona militare in Texas lungo il confine con il Messico. Aggiungendo un’area dove le truppe possono trattenere temporaneamente migranti o intrusi, dopo che un’altra area simile era stata designata nel New Mexico il mese scorso. Sin dal suo insediamento, il presidente Donald Trump ha lanciato un’aggressiva campagna di controllo dell’immigrazione, aumentando le truppe al confine meridionale. E impegnandosi a espellere milioni di immigrati negli Stati Uniti. Intanto il presidente ammette che gli Usa sono a rischio recessione. Ma dice anche che l’economia decollerà grazie alle sue cure.
3. SEFCOVIC NON SBLOCCA LO STALLO CON WASHINGTON
Claudio Tito per la Repubblica - Estratti
WORLD LIBERTY FINANCIAL DONALD TRUMP
Non c’è un’offerta formale agli Usa sui dazi». Nella guerra commerciale tra Europa e America lo stallo non è ancora superato. Ieri la Commissione Ue ha dovuto correggere l’intervista rilasciata al Financial Times dal commissario al Commercio, Maros Sefcovic, che annunciava la disponibilità ad acquistare beni per 50 miliardi l’anno - a cominciare dal gas liquido - al fine di raggiungere un’intesa.
Il punto è che già nelle settimane scorse la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, aveva messo sul tavolo del negoziato la possibilità di incrementare l’importazione di Gnl e di prodotti agricoli come la soia. Ma Washington aveva risposto molto negativamente. Per Donald Trump, infatti, l’Unione dovrebbe incrementare gli acquisti non per 50 miliardi ma per 350 miliardi. Una cifra mostruosa che, infatti, al momento blocca il negoziato. Per di più lo stesso Sefcovic ha sottolineato che l’Ue non è comunque intenzionata ad accettare che la Casa Bianca mantenga le tariffe del 10%.
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effetto dei dazi di trump sui mercati
Anche perché al momento le posizioni restano distanti: l’obiettivo europeo è quello di azzerare i dazi, quello americano è di mantenerli. «Non c’è nulla di nuovo – ha spiegato il portavoce di von der Leyen - . Stiamo semplicemente ribadendo che ci sono settori in cui riteniamo di poter potenzialmente aumentare le nostre importazioni dagli Stati Uniti, e questo avrebbe anche l’ulteriore vantaggio di ridurre, in una certa misura, il surplus commerciale di merci di cui godiamo e che sembra essere una vera fissazione dall’altra parte dell’Atlantico ». Insomma nessuno vuole scoprire le carte prima che la trattativa entri nel vivo.
STRETTA DI MANO TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP - FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
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Quando, poi, il presidente statunitense mette in campo la richiesta di aumentare gli acquisti di gas liquido fino a 350 miliardi, sembra puntare a boicottare qualsiasi ipotesi di accordo.
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4. DISGELO USA-CINA
Gianluca Modolo per la Repubblica - Estratti
Le Borse festeggiano i possibili negoziati, dopo che la Cina «valuta » l’avvio di colloqui con gli Stati Uniti sui dazi. L’apertura dei cinesi è molto cauta e lascia ferma la posizione del Paese: prima ci togliete tutti i dazi e poi ne parliamo.
Dall’altro lato del Pacifico, le Borse reagiscono comunque in maniera coerente, spinte anche dai dati sul mercato del lavoro Usa
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Dopo Fitch e l’Fmi, anche Standard&Poor’s rivede al ribasso le stime di crescita del Pil mondiale: è «uno shock al sistema» secondo S&P, che si abbatterà «sicuramente » sull’economia reale, anche se «resta da capire in quale misura ». Negli Stati Uniti il rallentamento sarà marcato: 1,5% nel 2025 (-0,5) e 1,7% nel 2026.
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La schiarita è davvero forte?
Secondo il Wall Street Journal, le autorità cinesi valutano anche le richieste americane di frenare le esportazioni di elementi chimici che alimentano la produzione di Fentanyl. È un potente oppioide sintetico, la “droga degli zombie” che poi finisce sul mercato americano.
DONALD TRUMP URSULA VON DER LEYEN
Sarebbe il primo ramoscello di ulivo dopo che Pechino ha imposto dazi del 125% sui prodotti americani in risposta ai dazi del 145% scaricati da Trump sui prodotti cinesi Trump sostiene che è stato Xi Jinping a chiamarlo nei giorni scorsi (improbabile); il segretario Usa al Tesoro Bessent ripete che spetta a Pechino fare il primo passo per allentare la tensione; la Cina ora afferma che sono gli americani ad aver contattato “attivamente” Pechino. Nessuna delle due parti vuole essere vista come quella che cede per prima.
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5. TRUMP VESTITO DA PAPA
Un fotomontaggio con Donald Trump vestito da Papa è stato postato sugli account social della Casa Bianca a pochi giorni dall'inizio del Conclave, che inizierà il 7 maggio. La stessa immagine era stata condivisa dal presidente degli Stati Uniti sul suo account su Truth.
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xi jinping e donald trump - illustrazione the economist
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