DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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CAOS IN PUGLIA PER LA GARA D\'APPALTO DA 41MILA EURO AFFIDATA DAL CONSIGLIO REGIONALE A UNA SOCIETA..
Estratto dell’articolo di Francesco Strippoli per il “Corriere della Sera”
Dopo la prima fornitura di arredi per il Consiglio regionale pugliese (andata a buon fine) ne arriva anche una seconda. Ma quest’ultima è revocata dalla funzionaria responsabile del procedimento. Nel primo caso e nel secondo, assegnataria dell’affidamento è la Emiliano srl, storica azienda barese di arredamento per uffici, che fa capo ai fratelli del governatore Michele Emiliano, Alessandro e Simonetta. [...]
Lo stesso Emiliano dapprima si è dichiarato ignaro dell’affidamento, poi si è difeso sostenendo che «la società è stata invitata, forse in modo inopportuno, dal Consiglio regionale. E in maniera inopportuna ha risposto». Ma, sostiene, non ci sono irregolarità.
Il primo caso viene portato alla luce l’11 settembre da un articolo del Corriere del Mezzogiorno.
punto ristoro del consiglio regionale della puglia – alessandro emiliano
Riferisce della liquidazione a fine agosto, per 41 mila euro, di una fornitura di mobili (tavoli, sedie, frigo) per l’area ristoro del Consiglio regionale: affidamento sotto soglia comunitaria, non vi è obbligo di gara, gli uffici a maggio avevano chiamato (con richiesta di offerta) tre ditte. Si presenta solo la Emiliano srl, presente nella piattaforma telematica Mepa per la pubblica amministrazione. Primo gran polverone. Emiliano per prima cosa chiede al suo gabinetto di fare luce.
L’esito: la procedura è degli uffici e la politica non c’entra, procedono gli uffici del Consiglio (autonomi da quelli della giunta), l’assegnazione è da considerarsi legittima. La funzionaria responsabile, calabrese, dichiara di non aver compreso che a maggio aveva invitato, tra le altre, l’azienda dei fratelli del presidente.
punto ristoro consiglio regionale puglia - gara vinta da emiliano srl
Il riferimento principale della ditta (una trentina di dipendenti, fatturato 2022 attorno ai 5 milioni e mezzo) è l’assai conosciuto Alessandro Emiliano che è il vicepresidente regionale del movimento civico «Con», fondato dal governatore nel 2019. Un fattore, questo, che aumenta il tasso di politicizzazione della vicenda.
La seconda puntata è di ieri. La Gazzetta del Mezzogiorno riferisce che un’altra assegnazione, a fine agosto, era stata fatta alla ditta Emiliano, pochi giorni prima del pagamento della precedente: questa volta l’importo è di 36 mila euro per scaffalature nella biblioteca.
Qui la funzionaria è un’altra: dopo aver letto sui giornali il polverone sulla precedente assegnazione blocca e revoca l’affidamento. Nel frattempo Alessandro Emiliano fa sapere di non voler aver più a che fare con la Regione, fino a che suo fratello è presidente. La polemica non si attenua. «Due appalti in tre mesi — dicono i consiglieri regionali di FdI — e per la stessa categoria merceologica e dalla stessa stazione appaltante sembrano un frazionamento per aggirare la norma che prevede di poter affidare gli appalti sotto soglia» [...]
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