ZERO POLITICA – NEL 2004 RENATO ZERO RIFIUTÒ DI CANTARE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DI VITO BONSIGNORE (UDC) ALLE EUROPEE – IL SUO AGENTE RISPOSE CHE NON CANTAVA PER I POLITICI

Vincenzo Iurillo per il “Fatto Quotidiano”

VITO BONSIGNORE

   Renato Zero non canta per gli ex democristiani. Renato Zero non fa concerti per i politici. È una chicca che esce dalle carte del processo di Napoli sul caso P4, imputato l’ex deputato Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa, prossima udienza ad aprile con l’escussione di Nicola Cosentino. Nei mesi scorsi ha testimoniato in questo processo Stefania Tucci, commercialista di grido, ex moglie dell’ex ministro socialista Gianni De Michelis, amica di molti potenti della politica ed (ex) consulente finanziaria del popolarissimo cantautore romano.

 Per confutare l’attendibilità di una deposizione che non lo ha convinto, il pm Henry John Woodcock ha messo a disposizione delle parti le intercettazioni di telefonate della Tucci con il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, scomparso nell’agosto 2010, e con l’ex europarlamentare Udc Vito Bonsignore. Colloqui che nell’interpretazione dell’accusa fanno riferimento ai tentativi di trasferire a Roma un’indagine aperta a Nola (e poi archiviata) nei confronti della dottoressa Tucci e di Luigi Bisignani, successivamente assolto, ma coindagato di Papa nell’inchiesta P4, dalla quale è uscito patteggiando diciannove mesi.

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In una delle telefonate tra Tucci e Bonsignore fa capolino sullo sfondo Renato Zero: fu oggetto, a sua totale insaputa, delle attenzioni del politico. Bonsignore provò attraverso la Tucci a coinvolgere l’artista in un concerto-evento elettorale. Tentativo subito stoppato da uno dei collaboratori di Zero, forse il suo agente: “Non se ne parla…”.

   LA TELEFONATA è intercettata il 20 maggio 2004. Le elezioni europee sono fissate per il 12 e il 13 giugno successivi. Bonsignore è candidato nell’Udc nella circoscrizione Nord-Ovest (verrà poi eletto grazie alla rinuncia di Marco Follini). Vuole fare bella figura. Ha un’idea.

   Bonsignore: Tu dici che Zero verrebbe il 9 sera a Torino?

   Tucci: (…) Ci posso provare e non so se è impegnato in altre cose.

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   Bonsignore: Ma questo vuole un sacco di soldi? 

Tucci: E certo non penso che viene gratis, anche perché non penso che le sue idee politiche siano quelle... (…) però posso provarci subito, il tempo di chiamare il suo agente. Bonsignore: Per il miglior candidato del mondo.

Tucci: Che saresti tu?

Bonsignore: E per una cortesia al miglior consulente finanziario del mondo, come fa a dirti di no?

E INVECE arriverà un diniego. Parte una chiamata di Tucci sull’altra linea: “Roby , Stefy ti deve chiedere una cortesia perché non dovresti poter dire di no, però speriamo… il tuo e il nostro amico Renato Zero il 9 giugno a chiusura della campagna elettorale del mio più caro amico. Non se ne parla, perché?… Non so… va bene, del parco artisti che teniamo di importanti potrebbe fare una cosa del genere?... Parliamo di Udc… capirai… non ci stanno più democristiani…”.

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Interviene Bonsignore, che ascolta dall’altro capo del telefono: “Io sono l’ultimo democristiano diglielo, dopo Andreotti”. Niente da fare, buco nell’acqua. Tucci spegne l’entusiasmo di Bonsignore: “Dice no perché sta preparando il tour… sta fisso bloccato a Londra… anche non lo fa per nessuno, non ha mai fatto una cosa politica…”.

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