
DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN…
IL MIRACOLO DI SANGIULIANO! DOPO LA SPUTTANESCION PER IL CASO BOCCIA, NON SOLO E' RIUSCITO A OTTENERE IL POSTO DI CORRISPONDENTE RAI A PARIGI MA ORA SI CANDIDA ALLE REGIONALI IN CAMPANIA, COME CAPOLISTA DI FRATELLI D'ITALIA: “NE HO PARLATO CON LA RUSSA E ARIANNA MELONI” - LA SCELTA DI GENNY FA INCAZZARE L'USIGRAI CHE PROTESTA: "L'AZIENDA NON E' UN TAXI" - LUI RIBATTE: “HO CHIESTO IL PERMESSO ELETTORALE. SE SARÒ ELETTO, ANDRÒ IN ASPETTATIVA: MA AVENDO 63 ANNI POI SCONFINEREBBE NELLA PENSIONE” – "LA MELONI? MI HA DETTO IN BOCCA AL LUPO. NON CERCO RIVALSE" – SULLA BOCCIA, SUA RIVALE NELLA LISTA BANDECCHI: "NON DICO NULLA. BASTERÀ ATTENDERE CHE LA GIUSTIZIA FACCIA IL SUO CORSO” - "MIA MOGLIE MI HA PERDONATO? IO LA AMO. MA QUESTE SONO VICENDE PRIVATE”
Alessio Gemma per repubblica.it - Estratti
(...) È passato un anno, nel frattempo Sangiuliano è rientrato in Rai, corrispondente da Parigi, in mezzo un paio di libri a sua firma – uno su Trump e l’ultimo su Erdogan – e una lenta riabilitazione. Quando è balenata l’idea della sua candidatura al consiglio regionale, è montata subito la polemica, a partire dai suoi colleghi in Rai: “L’azienda non è un taxi”, ha alzato gli scudi Usigrai.
Ora Sangiuliano fa sapere: “Ho fatto tutti gli atti amministrativi con la Rai. Ho chiesto il permesso elettorale, quello che prescrive la legge italiana, previsto per tutti, dipendenti pubblici e privati. Se sarò eletto, andrò in aspettativa: ma avendo 63 anni, la mia eventuale elezione sconfinerebbe nella pensione”.
GENNARO SANGIULIANO CORRISPONDENTE RAI DA PARIGI
Claudio Bozza per corriere.it - Estratti
Gennaro Sangiuliano, sono stati giorni molto tormentati. Da questa terrazza si vede tutta Roma. E può togliersi un peso: si candida?
«Ho accettato l’invito che mi è venuto dai vertici di Fratelli d’Italia: guiderò la lista al Consiglio regionale della Campania».
(...)
Glielo ha chiesto qualcuno o c’era un accordo pregresso?
GENNARO SANGIULIANO E L'AUTOELOGIO SULLA CAMPANIA
«La cosa ha iniziato a prendere forma la scorsa primavera. Ne ho parlato con persone a me particolarmente amiche: Giovanni Donzelli, Ignazio La Russa e Arianna Meloni. E ne ho discusso anche con il candidato governatore del centrodestra, Edmondo Cirielli, che stimo molto».
Molti, dopo le dimissioni da ministro, pensavano che la sua carriera politica fosse finita. Cerca un riscatto?
«C’è da riprendere un discorso, parlare della qualità della vita di tutti. Non c’è né rivalsa né riscatto. I fatti mi hanno dato ragione: ci sono già verità giudiziarie emerse».
Prima era ministro, poi corrispondente Rai a Parigi. E ora si candida in Regione. Chi glielo fa fare?
«Voglio fare il consigliere della Campania, al servizio dei miei concittadini».
La prima cosa che vorrebbe fare?
«Da ministro avevo già attivato molti interventi per Napoli, tra cui il recupero dell’Albergo dei poveri, uno degli edifici più grandi d’Europa, voluto da Carlo III di Borbone. È abbandonato da anni, ma esiste un progetto finanziato dal ministero con 300 milioni, concordato con il sindaco Gaetano Manfredi, che conosco dai tempi dell’università. Ci stimiamo molto».
(...)
L’opposizione e l’Usigrai la attaccheranno per questa sua discesa in campo. È pronto a difendersi ancora?
«Mi sono già difeso citando l’articolo 51 della Costituzione: la partecipazione alla vita politica è un diritto democratico. In Rai ci sono stati molti colleghi che hanno fatto politica: Badaloni, Marrazzo, Giulietti, Ravaglioli, genero di Andreotti… Tutte persone di valore. Forse perché sono di destra non dovrei avere questo diritto? Ma non voglio fare polemica: ci sono le leggi, e si applicano».
DIRETTA DEL TG1 SULLA MORTE DI PAPA FRANCESCO - GENNARO SANGIULIANO DA PARIGI
Con Giorgia Meloni c’è stato un momento di freddezza quando è stato costretto a lasciare il ministero. Cosa le ha detto oggi?
«Nessuna freddezza. La premier è talmente impegnata: non abbiamo un rapporto quotidiano, ma ora che ho deciso mi ha detto: “In bocca al lupo, fai le cose per bene”. Con Giorgia mi diverto a mandarle le prime pagine dei grandi giornali francesi che parlano di lei… “Melonì” sta avendo una ribalta straordinaria anche Oltralpe».
Una persona che le è stata vicina in questo anno complicato?
«Tante. Giuseppe Conte e Andrea Orlando, per esempio. Sono avversari politici, ma hanno compreso il lato personale della vicenda. Poi Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, a cui voglio molto bene. E persino Marco Travaglio è stato solidale».
Le manca il potere che aveva da ministro?
«Assolutamente no. Mi sono curato e ho curato me stesso scrivendo due libri: l’ampliamento della biografia di Trump e poi quella su Erdogan».
Due leader di destra.
«Ma la voglio sorprendere. A Parigi, il politico con cui ho legato di più è Mélenchon: gli ho regalato pure le mie cravatte rosse. Ci troviamo d’accordo sull’analisi critica della globalizzazione».
In Campania potrebbe avere come competitor anche Maria Rosaria Boccia, pronta a correre con Bandecchi. Ha timori?
«Non dico nulla. Ho molta fiducia nella magistratura italiana. Basterà attendere che la giustizia faccia il suo corso».
È in ottimi rapporti con Giuseppe Conte, ma si propone contro il suo candidato: Roberto Fico.
«Con Fico ho parlato a lungo alla cerimonia dello scioglimento del sangue di San Gennaro, ero accanto a lui. Mi ha chiesto: “Allora vieni in Regione?”. Gli ho risposto: “Può darsi…”. “Ma farai il bravo?”. E io: “Sarò la tua medicina amara”. Più parla Fico, più cresce il consenso per Cirielli».
Dopo oltre un anno lontano dalla politica, come è cambiato l’uomo Sangiuliano?
«La politica è uno strumento per raggiungere fini virtuosi. Non distinguo più tra destra e sinistra, ma tra chi ha sentimenti umani e chi non li ha. Inoltre: pur essendo molto rispettoso dello Stato di Israele, ho sofferto profondamente per tutte le vittime di questa barbarie, soprattutto donne e bambini».
L’ultima domanda: Federica Corsini, sua moglie, l’ha perdonata?
«Io amo mia moglie. Ma queste sono vicende private».
gennaro sangiuliano
sangiuliano arianna meloni
IL FOTOMONTAGGIO DI EMAN RUS CON GENNARO SANGIULIANO PADRE SU MOW
gennaro sangiuliano lascia lo studio durante lo speciale sull'inauguration day 5
sangiuliano boccia
sangiuliano arianna meloni 23
gennaro sangiuliano a piazzapulita 8
GENNARO SANGIULIANO PADRE - MEME BY EMAN RUS PER MOWMAG
meloni sangiuliano de luca
gennaro sangiuliano (2)
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