DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Fabrizio Roncone per "Sette - Corriere della Sera"
Sul Foglio sparano la notizia che il Movimento 5 Stelle avrebbe intenzione di arruolare il leggendario professor Alessandro Orsini, ciuffetto biondo, voce tremula e sinuosa («Signori miei...»), sguardo vitreo, già eroe mediatico filorusso celebrato dalla Tass, l'agenzia di stampa del macellaio che sta a Mosca.
I grillini smentiscono, il loro presunto capo - Giuseppe Conte - s'aggiusta la pochette e nega imbarazzato: ma la possibilità di ritrovarci Orsini in Parlamento invece c'è, ed è concreta.
Del resto di personaggi televisivi come Orsini ne nascono uno ogni trent'anni. Forse l'ultimo è stato Nino Frassica. «Io mi sento europeo, lasciatemi dire che nessuno apprezza l'Europa più di me: però l'Italia dovrebbe uscire, momentaneamente, dall'Unione Europea» (per capirci: questo è Orsini, non Frassica).
«Io sono antifascista, nessuno è più antifascista di me: eppure mio nonno durante il fascismo ha avuto una vita felice». Poi, per non essere frainteso: «Un bambino può essere felice sotto una dittatura».
Orsini ha potenzialità enormi. Quello che può aver detto ieri sera in tv è niente rispetto ai numeri che potrebbe fare a Montecitorio. Per i grillini sarebbe una bella iniezione di vitalità. Li farebbe tornare alla loro meravigliosa stagione di politica visionaria, psichedelica.
Quando Alessandro Di Battista suggeriva di trattare con i terroristi dell'Isis. Michele Giarrusso, mimando il segno delle manette, urlava: «Renzi sarebbe da impiccare!». E Paola Taverna appena più sobria: «Berlusconi? Un giorno de questi je sputo».
Mentre Manlio Di Stefano, portandosi avanti con straordinario intuito, volava a Mosca per partecipare al congresso di Russia Unita, il partito di Putin, annunciandogli l'imminente scioglimento della Nato.
di battista taverna lombardi i deputati m5s romani
È chiaro che anche Orsini, in una simile compagnia, farebbe la sua figura. È nel pieno delle forze (47 anni), è colto, ha un curriculum robusto e insegna nel dipartimento di Scienze politiche della Luiss. Nei 5 Stelle porterebbe freschezza e quel miscuglio di arroganza e mitomania tipica delle sbornie mediatiche («Mi scrivono migliaia di mamme da Mariupol»).
La Rai, non casualmente, aveva deciso di ingaggiarlo per 2 mila euro a puntata. Il Pd è insorto: «È una cifra immorale!». Ma perché: Frassica costerebbe tanto di meno?
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