FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
Estratto dell'articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
A Mosca nessuno si sbilancia e ieri, ai tg della sera, le notizie sulle presidenziali francesi sono state solo un rapido lancio tra servizi sulle sanzioni e reportage sull'"operazione militare speciale". Eppure è evidente da giorni che si spera. Ogni dichiarazione rilasciata in campagna elettorale da Marine Le Pen che potesse fare il gioco del Cremlino è stata rilanciata con sottinteso compiacimento.
Come quando la candidata all'Eliseo del Rassemblement National ha definito un eventuale embargo sul petrolio russo «un harakiri » o ha annunciato che, se vincerà, la Ue si trasformerà in «un'alleanza di nazioni europee basata sulla sovranità » e la Francia uscirà dal comando integrato della Nato.
(...) Sin dal suo arrivo nel 2011 alla guida dell'allora Front National, Le Pen non ha mai nascosto di «essere l'unica in Francia a difendere la Russia» e i suoi eurodeputati a Strasburgo hanno sempre votato in blocco in difesa degli interessi di Mosca.
In vista delle presidenziali del 2017 riuscì a strappare un faccia a faccia a Vladimir Putin, dopo aver ricevuto soldi in prestito da banche russe con l'alibi del rifiuto di quelle francesi: 11 milioni di euro solo nel 2014 - due da un oligarca russo, nove dalla Prima Banca Ceco-Russa (Fcrb) - e altri tre nel giugno 2016 dalla banca russa Strategia.
La stampa insinuò che, in cambio del denaro, la Russia avesse comprato il suo ascendente sul partito. «Siamo già da tempo filo-russi! », ribatté Le Pen. Non a torto.
MARINE LE PEN VLADIMIR PUTIN 1
(...) L'ingresso delle truppe russe in Ucraina, l'hanno costretta a clamorose giravolte: ha condannato l'offensiva, chiesto l'espulsione dell'ambasciatore russo e persino mandato al macero i volantini in cui sfoggiava la stretta di mano con Putin del 2017. Ma ha mantenuto una certa ambiguità. Quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in video-collegamento all'Assemblea nazionale si è defilata E quando rivendica una politica estera "equidistante" tra Usa e Russia, non nomina mai Putin.
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