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Da "La Stampa.it"
La presunta talpa di Wikileaks, Bradley Manning, ha detto di «aver provato a mandare le informazioni al Washington Post e al New York Times, che però le hanno rifiutate. Così ha ripiegato su Wikileaks». Così twitta l'organizzazione di Julian Assange, citando la testimonianza di Manning all'udienza preliminare in corso alla base militare di Ford Meade, in Maryland.
Manning intende giustificare così la sua scelta di trasmettere a Wikileaks informazioni segrete, inclusi migliaia di cablogrammi della diplomazia americana e sulle missioni militari in Iraq e Afghanistan: sarebbe stato un tentativo di «accendere un dibattito sul ruolo del nostro esercito e più in generale della politica estera». Sul soldato, detenuto dal maggio 2010, pendono 22 capi di imputazione: il più grave è «aiuto al nemico», punito con l'ergastolo.
julian assange biopic planned
wikileaks-manning, analista Pentagono che ha consegnatoi i codici di accesso ad Assange
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