DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Antonellis per Dagospia
nicola zingaretti giuseppe conte
Sono state 48 ore di fuoco quelle cominciate sabato sera per il governo Conte, iniziate con la diretta Facebook approntata in fretta e furia (così come la videoconferenza del pomeriggio con sindacati e industriali) soltanto per sfilare a Fontana (e Salvini) le prime pagine dell'indomani (vero, Casalino?). Così, sin dalla mattinata Zingaretti e Franceschini decidono di innalzare una diga difensiva nei confronti di Conte. Il momento è duro, ed il Pd capisce che deve fare blocco sul Presidente del Consiglio. Preoccupano soprattutto gli attacchi che arrivano dalla Lega. E anche il solito fuoco amico di Renzi.
"Ma - questa è la lettura che se ne da al Nazareno - ci troviamo in presenza di due partiti in crisi nei sondaggi. Salvini alza i toni per coprire i problemi di Fontana in Lombardia. Italia Viva, poi, vive una crisi irreversibile e rischia proprio l'estinzione, superata anche da Sel di Speranza. Ma sia Renzi e Salvini sbagliano messaggio: ora è il momento della solidarietà e dell'unione. Ed infatti la Meloni l'ha capito ed ha cambiato approccio".
Per il Pd, quindi, non vanno fatte polemiche, neanche contro la Rai dove sia al Tg1 che a Rai1(Domenica In) continuano ad imperversare le interviste ai ministri grillini. Il livello di sopportazione dei dem per la Rai di Salini è ben oltre il livello massimo a maggior ragione dopo il rinvio dell'implementazione del piano industriale (dal Nazareno considerano lo stop al piano come la fine anche della gestione Salini). "Per ora restiamo in silenzio. Ma questa situazione d'emergenza finirà...".
Una sola cosa, nelle ultime ore, era stata chiesta dal Pd a Conte: di uscire il prima possibile col decreto, per dare certezze al mondo produttivo e ai sindacati. E per non esporre il governo ad ulteriori polemiche. Puntuale, dopo alcune voci di rinvio addirittura a mercoledì (anche questa ipotesi circolava a Palazzo Chigi) è arrivata la firma del decreto. Intanto per fortuna i morti iniziano a calare. Oggi altra giornata decisiva. E il Quirinale? Fonti del Colle fanno sapere che è presto per parlare di incontro con il Centrodestra.
Meglio far decantare la situazione e soprattutto che Conte vada in parlamento a riferire. Potrà contribuire a svelenire il clima. Incontrare immediatamente Salvini&Co equivarrebbe a delegittimare il Premier. Cosa che il Colle assolutamente non vuole. Nel frattempo il Capo dello Stato continua nella sua opera di attenzione alle esigenze del Paese, sempre in contatto con sindaci e governatori per seguire l'evolversi dell'emergenza.
E continua a tenere il fiato sul collo dell'Europa perché serviranno fatti (al più presto) e non solo parole. Ecco perché ieri Mattarella ha ricordato al Presidente tedesco che "abbiamo bisogno di uno spirito veramente europeo di concreta solidarietà. I nostri concittadini europei hanno bisogno di avvertire l’efficace vicinanza dell’azione dell’Unione". Repetita iuvant.
Ps, a proposito di Rai: a quanto è in grado di rivelare Dagospia il Consiglio dell’Anac ha deciso di archiviare l’attività di vigilanza circa la nomina di Annalisa Bruchi come segretario generale del Prix Italia (da parte del presidente della Rai Marcello Foa con la firma dell’AD Fabrizio Salini) non avendo riscontrato nella procedura di selezione alcuna violazione del Piano triennale di Prevenzione della corruzione.
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