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“SALVINI, NON DECIDI TU” – I RIBELLI DEL M5s METTONO NEL MIRINO IL MINISTRO SUI PORTI CHIUSI ALLA NAVE ONG CON 300 MIGRANTI - TONINELLI: "L'UE ADESSO DEVE DARE UNA RISPOSTA" – SCONTRO APERTO TRA LA ONG 'OPEN ARMS' E SALVINI: "I TUOI FIGLI SI VERGOGNERANNO"

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Luca Romano per il Giornale

 

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La tensione tra l'ong spagnola Open Arms e Matteo Salvini adesso è alle stelle. I membri della ong hanno messo nel mirino il titolare del Viminale dopo il suo rifiuto di far sbarcare 300 migranti in Italia. Il rifiuto da parte dell'Italia è arrivato dopo quello di Malta. La posizione di Matteo Salvini è stata subito molto chiara: "La nave Open Arms, di Ong spagnola con bandiera spagnola, ha raccolto 200 immigrati e ha chiesto un porto italiano per farli sbarcare, dopo che Malta (dopo aver fatto giustamente sbarcare una donna e un bambino) ha detto di no.

 

La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita". Una presa di poszione che di fatto non sposta di una virgola la politica portata avanti dal Viminale negli utlimi mesi. Ma adesso Open Arms va oltre e di fatto attacca a viso aperto Salvini passando anche agli insulti: "Matteo Salvini, la tua retorica e il tuo messaggio, come tutto in questa vita finirà. Però sappi che tra qualche decennio i tuoi discendenti si vergogneranno di ciò che fai e che dici", ha affermato su Twitter il fondatore di Open Arms, Oscar Camps.

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Parole molto dure che accendono lo scontro tra la ong spagnola e il governo italiano. E in Italia i buonisti corrono subito in soccorso di Open Arms. Uno fra tutti Gino Strada che ai microfoni di Adnkrons afferma: "Il governo fa bullismo, politica volgare".

 

Si unisce al coro anche l'ex presidente della Camera Laura Boldrini: "Ringrazio Open Arms - afferma all'Adnkronos - per aver salvato vite umane nel Mediterraneo, per aver messo in atto il principio del diritto del mare, che chi è in pericolo va salvato. E trovo che sia molto sconfortante che dopo 6 mesi di governo gialloverde non vi sia alcuna gestione del fenomeno migratorio tranne l'interdizione all'attracco nei porti italiani, quando a bordo ci sono persone che meriterebbero solo di essere assistite e curate".

 

2. I RIBELLI M5s DIFENDONO LE ONG

Franco Grilli per il Giornale

 

I frondisti a Cinque Stelle adesso cavalcano anche il "no" di Salvini allo sbarco dei 300 migranti salvati dalla ong spagnola Open Arms.

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Di fatto il Viminale ha ribadito la linea dei porti chiusi che va avanti da quando Salvini è arrivato al governo. Il ministro non ha usato giri di parole ed è stato molto chiaro: "La nave Open Arms, di Ong spagnola con bandiera spagnola, ha raccolto 200 immigrati e ha chiesto un porto italiano per farli sbarcare, dopo che Malta (dopo aver fatto giustamente sbarcare una donna e un bambino) ha detto di no.

 

La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita". una posizione coerente con la politica portata avanti dal Viminale in tutti questi mesi. Ma a quanto pare tra i grillini dissidenti c'è anche chi sfrutta l'occasione per attaccare il leader degli alleati di governo. Non si può interpretare in altro modo la dichiarazione della senatrice Laura Fattori (M5s) che all'Adnkrons afferma: "I porti non sono chiusi e un eventuale decisione non spetta a Salvini".

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E al coro buonista della fornda grillina si unisce anche De Falco che all'Adnkronos afferma: "Questo episodio dimostra "la necessità di avere una condivisione europea del fenomeno. Condivisione che non riusciamo ad avere se non attraverso istanze sovranazionali e internazionali. Ovviamente, nel momento in cui l'Italia vuole far valere la propria posizione, deve presentarsi in quelle sedi istituzionali e lì ottenere l'adesione degli altri Paesi, così come era stato fatto per un paio d'anni partecipando attivamente e intelligentemente ai lavori del Global Compact per l'immigrazione.

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Non è ragionevole aver disertato il tavolo di Marrakech". Infine il grillino chiede in modo esplicito al governo di fare retromarcia proprio sul Global Compact: "È anche vero che non accenna a diminuire la tensione alle frontiere e questo si traduce in un raddoppio dei morti in mare. Occorrerebbe intensificare l'azione di salvataggio in mare, ma non solo da parte dell'Italia. Uno dei punti del Global Compact - sottolinea - riguarda anche quello". Ma ad esprimere una posizione chiara per i 5 Stelle ci pensa il ministro dei Trasporti, Toninelli su Twitter:

 

"Sul caso #OpenArms l’Italia non ha coordinato i soccorsi in acque Sar libiche, esattamente come non lo hanno fatto Francia, Spagna o altri. Allora cosa vuole fare la Ue? Serve una risposta dell’intera Europa all’emergenza #migranti".

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