DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
1 - IL LEADER LEGHISTA CHIAMA ALLA PROTESTA E SUL FUTURO: INIZIO A ESSERE STANCO
Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
MATTEO SALVINI NEL VIDEO SUL CASO OPEN ARMS
La mobilitazione. Con la richiesta di condanna a 6 anni dei pm di Palermo che hanno indagato sull’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini per la vicenda Open Arms, è scattata l’offensiva d’autunno della Lega, inaugurata con il video su sfondo nero profondo del vicepremier. Il processo diventa così l’occasione per chiamare i militanti alla protesta anche di piazza contro i «processi politici».
I tipografi abituali della Lega sono già allertati: a ore riceveranno i file dei volantini, con citazione di frasi della requisitoria dei pm, che saranno distribuiti nelle centinaia di gazebo che il partito sta organizzando per i prossimi fine settimana. Fino al 18 ottobre, quando la legale del segretario leghista — Giulia Bongiorno — terrà a Palermo la sua arringa difensiva. Per quel giorno, Salvini ha precettato i parlamentari: dovranno essere tutti di fronte al Tribunale, sfondo anche di una manifestazione di piazza.
MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
[…] Non tutto il partito è d’accordo con una strategia tanto incendiaria, e chissà che cosa ne pensa il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che è stato tutta la vita pm. Ma il vicepremier andrà dritto in questa direzione […] Anche in vista delle urne che si apriranno tra poche settimane in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria. Con una sorta di «tanto peggio, tanto meglio»: la previsione, chissà quanto scaramantica, è infatti quella di essere condannato.
Sullo sfondo resta una domanda. Giorgia Meloni ieri ha espresso la sua «totale solidarietà» a Salvini, ma sarà poi dell’idea di avere eventualmente un vice condannato, sia pure in primo grado? […] Per il segretario leghista, la campagna è cruciale. E un recupero elettorale alle Regionali ha anche il compito di favorire il congresso federale del partito che Salvini, alla riunione dell’altro giorno con deputati e senatori, è tornato a promettere entro la fine dell’anno.
MATTEO SALVINI NEL VIDEO SUL CASO OPEN ARMS
Attenzione: l’ultimo da candidato segretario, se è vero quel che ha detto ai suoi eletti. Qualcosa come: «Tornerò a chiedere il mandato per consolidare il partito e riportare tutti voi e anche altri in Parlamento. Poi, però, nel 2027 sceglierete qualcuno dei tanti giovani in gamba che tra di noi ci sono. Perché io comincio a essere stanco». Il congresso federale entro l’anno non sarà semplice, perché tra il raduno di Pontida del 6 ottobre e la tornata elettorale del 17 e 18 novembre non rimane molto tempo.
Soprattutto, ancora mancano congressi fondamentali come quello della Lombardia.
Dove, tra l’uscente Fabrizio Cecchetti e il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo (e altri possibili), un candidato unitario al momento non c’è. […]
2 - IL LEADER LEGHISTA TEME L’ASSALTO FINALE AL SUO “BUNKER” E RINVIA IL CONGRESSO
Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla,Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
Il video di replica, con il petto in fuori, per dire che lui «ha difeso la patria» lo aveva preparato ore prima della richiesta della procura di Palermo di condanna nei suoi confronti. Nel volto nessun cenno di tensione particolare, una serenità ostentata nonostante quel nero scuro tenebroso a fare da sfondo alla telecamera. Il messaggio sottinteso del set allestito da Matteo Salvini è chiaro: cavalcare la richiesta dei pm per fare la vittima. Non a caso il vicepremier ha detto ieri ai suoi «di mobilitarsi da qui al 18 ottobre», data dell’arringa della sua difesa guidata da Giulia Bongiorno: li vuole tutti a Palermo, a fare tifo da stadio davanti al Tribunale.
MATTEO SALVINI NEL VIDEO SUL CASO OPEN ARMS
Ma al di là dell’aspetto mediatico […] Il ministro delle Infrastrutture non è per nulla sereno. […] Quello che preoccupa il segretario della Lega è il momento particolare nel quale arriva la richiesta della procura: dal suo punto di vista, sarebbe stato il migliore da due anni a questa parte. L’obiettivo è ritagliarsi spazi a discapito di una premier mai come oggi in difficoltà per le vicende che coinvolgono i suoi ministri, da Gennaro Sangiuliano all’ex cognato Francesco Lollobrigida.
Meloni alle prese con una manovra economica che non consente margini per concedere quel che gli alleati richiedono: in primis, quelle della stessa Lega sulle pensioni. «Il dire “non si può fare” spetta alla premier mica a lui», ragionano in via Bellerio. In questo scenario Salvini sperava di emergere insieme alla sua squadra […] Un piano che rischia però di essere messo in difficoltà dalla richiesta di condanna arrivata dalla procura di Palermo.
matteo salvini - processo open arms
Una condanna, anche se in primo grado (la sentenza arriverà entro l’anno), lo metterebbe in difficoltà non solo nei rapporti con Meloni ma anche negli equilibri interni alla Lega. Nel peggiore degli incubi salviniani si staglia una possibile richiesta di cambio al vertice che parta dalla base. Non a caso il ministro ha annunciato ai suoi che il congresso federale, il primo da sette anni, che aveva fissato «entro l’anno», slitterà al 2025.
Annuncio fatto nel Consiglio di tre giorni fa, in cui non a caso sono stati designati due nuovi vicesegretari, il fedelissimo veneto Alberto Stefani e il luogotenente del “Capitano” al Sud, Claudio Durigon, al posto di Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana. Nomine varate in fretta per blindarsi ed evitare di scoprirsi sul fronte interno, in vista di mesi complicati tra le beghe giudiziarie e l’ascesa di Roberto Vannacci, che la prossima settimana allestirà la sua prima kermersse personale, a Viterbo.
Salvini prepara invece la sua prova di forza al raduno di Pontida, al quale ha invitato Viktor Orban e Marine Le Pen, sperando in una improbabile apparizione di Umberto Bossi per rincuorare la vecchia guarda leghista. Mentre per rassicurare i dirigenti che continuano a invocare una conta, da mesi il vicepremier ha acconsentito che i congressi regionali si celebrino comunque entro Natale. In ballo c’è soprattutto la guida del partito in Lombardia, cuore pulsante (con il Veneto) del leghismo. […]
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