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A Matteo Renzi, l'idea di Giuseppe Sala sindaco di Milano piace proprio. E per la prima volta lo dice apertamente. Beppe Sala sindaco di Milano? "Dipenderà molto da lui e dal Pd Milano, a me Peppe piace moltissimo ma fino al 31 ottobre ha da sistemare l'Expo".
Queste le parole del presidente del consiglio che ha parlato a Rtl 102.5, per poi aggiungere: "Comunque darà una mano al Paese qualunque maglia deciderà di mettersi", forse lasciando intendere un possibile ruolo pubblico per il manager che si sapeva godere di profonda stima da parte del premier.
Una prospettiva che potrebbe non dispiacere anche al diretto interessato che per il momento, ripete in continuazione, pensa solo a Expo ("posso metterlo per iscritto", era arrivato a dire nei giorni delle polemiche legate al mistero delle presenze).
Il nome di Sala però circola da un po'. E Renzi anche senza entrare a gamba tesa nelle questioni milanesi ha già visto Pisapia chiedendo al sindaco di ricandidarsi. Per il premier i nomi in campo dell'assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino e del parlamentare Emanuele Fiano non darebbero sufficienti garanzie. "Non possiamo perdere Milano", è l'imperativo. Ma è proprio Majorino a ricordare a tutti la necessità di fare le primarie.
"Credo che dobbiamo tutti concordare sul fatto che il che il massimo protagonista di Expo sia una persona seria, rispettabile che ha fatto in questi mesi un gran lavoro - commenta - mi auguro quindi che possa partecipare alle primarie. Sono l'unico modo possibile per scegliere, grazie agli elettori del centrosinistra, il miglior candidato sindaco di un'alleanza che deve anche conservare la sua composizione originale, fondata sull'incontro tra il Pd, ciò che si organizza alla sua sinistra a partire da Sel, e liste civiche che possono prendere forma".
E aggiunge: "Potremmo assolutamente valutare di ragionare su tempi e modalità riguardanti le primarie tali da evitare che la durata di Expo rappresenti un ostacolo per una candidatura di Sala. Su questo - conclude - ci deve essere, davvero, da parte di tutti il massimo della disponibilità".
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