DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
Da “Circo Massimo - Radio Capital”
Crudele, inumano, incapace, ragazzino provocatore: sono alcune delle parole che Roberto Saviano usa per descrivere il ministro dell'Interno Salvini dopo i proclami delle ultime settimane, dalla chiusura dei porti al censimento dei rom. "È convinto dai numeri sui social, dal consenso che ha per strada che più alza la posta della sua provocazione e più aumentano i voti", dice lo scrittore a Circo Massimo, su Radio Capital, "Cerca carburante da questo continuo tentativo di scandalizzare, di puntare sul politicamente scorretto. Sembra un adolescente che usa parolacce al solo scopo di provocare. E utilizza un'immagine di padre a protezione del suo essere inumano", continua, "è tutto costruito".
Per Saviano "bisogna provare a ignorare i suoi proclami idioti e iniziare ad andare dritti su quello che non sta affrontando. Ieri è esplosa una bomba a Napoli, in via Toledo, in pieno centro. Un ragazzino si è salvato per pochi centimetri. Salvini non ha fatto commenti e non saprebbe come farlo, non conosce queste realtà. La strada", continua Saviano, "è mettere al muro il ministro dell'Interno sui temi in cui è carente. Ad esempio, non ha idea di come si possano contrastare le organizzazioni criminali".
A farne le spese saranno i diritti: "Nei prossimi mesi li manometterà", prevede l'autore di Gomorra, "È l'unica cosa che questo governo può fare a costo zero. Ad esempio, tutto il potere dato all'obiezione di coscienza sta rendendo impossibile il diritto all'aborto. Bisogna intervenire sul tema dei diritti, spiegando e approfondendo sul web, oppure loro vinceranno sempre".
E il blocco imposto alle ONG, per Saviano, "è una bufala: la guardia costiera italiana sta continuando a salvare vite umane e a portarle nei confini italiani. Salvini in realtà non vuole avere più osservatori in mare, ossia le ONG, e delegare tutto ai pirati della guardia costiera libica".
Mentre il leader leghista spadroneggia, gli alleati di governo restano defilati: "I 5 stelle rischiano di essere completamente fagocitati dalla propaganda e dalla capacità organizzativa leghista", riflette Saviano, "Di Maio è troppo fragile, Conte è fragilissimo. E intanto Salvini giocherà al poliziotto buono e poliziotto cattivo: potrà dire che saranno i 5 stelle a non avergli fatto fare alcune cose mentre tutto quello che funzionerà sarà merito suo". Intanto "il dibattito è tutto sulle sparate di Salvini, che innescano la discussione e la distrazione dalle cose vere. Tutto ciò che è cattivo e feroce sembra autentico. È la stessa retorica del fascismo".
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