1. E SE IL CAPO DELLO STATO VENISSE ELETTO COL VOTO DECISIVO DI UNO O PIÙ INCOMPATIBILI? 2. METTERE IN DUBBIO LA LEGITTIMITÀ DEL VOTO E' UN LUSSO CHE NON CI POSSIAMO PERMETTERE 3. NON SI CAPISCE PERCHÉ I SEGRETARI DI PARTITO NON INTERVENGANO INTIMANDO AI FURBETTI DEL DOPPIO STIPENDIO DI OPTARE SENZA ULTERIORE RINVIO PER UNA SOLA POLTRONA

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DAGOREPORT

Mario Mauro e Gabriele Albertini si sono dimessi dal Parlamento europeo, scegliendo quello italiano. Gli altri incompatibili no. Se il prossimo Capo dello Stato viene eletto col voto decisivo di uno o più incompatibili non sarà un insidioso tema a disposizione di chi gioca allo sfascio, al discredito delle istituzioni gettando una pericolosa ombra sul prossimo Presidente, chiunque esso sia?

La questione e' delicata e controversa, ma ottenere il risultato di mettere anche in dubbio la legittimità del voto lasciando una platea elettorale imperfetta e' un lusso che non ci possiamo permettere, la strumentalizzazione sarebbe facile, con un ulteriore danno alle istituzioni ed alle regole democratiche.

La preoccupazione deve esser ben presente ai Presidenti Pietro Grasso e Laura Boldrini se della questione ne hanno investito le rispettive giunte per il regolamento dove un lodo Calderoli ha prorogato in via eccezionale le giunte delle elezioni del Senato e della Camera proprio per accertare le incompatibilità e provvedere alle surroghe prima dell'inizio delle votazioni per il nuovo Capo dello Stato e far cadere gli alibi di tutti.

Purtroppo pur di fronte alla gravità dei rischi che investono pericolosamente il sistema con un vulnus mai avvenuto in precedenza in queste dimensioni alla più alta istituzione del Paese, questi incompatibili ed incontentabili si ostinano in gran parte a Resistere! Resistere! Resistere! e non si capisce perché i segretari di partito o i capi dei gruppi non intervengano intimando di optare immediatamente senza ulteriore rinvio, reclamando più rispetto per le istituzioni, le regole democratiche, l'etica pubblica e soprattutto per i cittadini che sono già molto incazzati con i politici e la politica dei furbi e che si incazzano se possibile ancora di più di fronte a comportamenti così sfrontatamente spregiudicati.

Ed allora di fronte a tale comportamento, cari Bersani Pierluigi, Berlusconi Silvio, Maroni Roberto detto Bobo, Monti Mario, cosa aspettate ad incazzarvi voi con questi furbetti incompatibili ed incontentabili di cui vi abbiamo già fornito l'elenco? A proposito di nomi, tre casi sono ancor più clamorosi degli altri: i senatori Mario Mantovani e Massimo Garavaglia ed il deputato Giovanni Fava che da parlamentari sono stati nominati dal Presidente della Lombardia Maroni Roberto vice presidente ed assessori regionali della sua giunta ormai dal 19 marzo, carica che hanno accettato e stanno già svolgendo l'oneroso incarico a tempo pieno e con grande impegno. Perché allora stanno ancora ad occupare anche la poltrona di senatori e deputato quando la palese incompatibilità e scritta nero su bianco anche per loro addirittura nell' articolo 122 della costituzione?

Cari Grillo Beppe, grillini e professor Becchi perche' prima del 18 aprile, data di inizio delle votazioni per il Quirinale, non battete un colpo?

 

 

 

MARIO MAUROGABRIELE ALBERTINI ROBERTO CALDEROLI jpegBERSANI luigi SILVIO BERLUSCONI