SI METTE MALISSIMO PER LE PUSSY RIOT: SCONTERANNO LA PENA IN UNA PRIGIONE DI "SECONDO LIVELLO", TRA DETENUTE COMUNI E CONDANNATE PER REATI GRAVI - EDIFICI FATISCENTI, COSTRUITI IN EPOCA SOVIETICA, DA 20 A 150 PERSONE PER STANZA, DOVE LE VIOLENZE SONO FREQUENTI - ECCO LE STROFE GALEOTTE: "ABBATTI GLI AGENTI DELLA SICUREZZA IN MODO SEMPRE PIU' EFFICACE E CON SEMPRE MAGGIOR FREQUENZA. ANCHE PUTIN VA, VA A DIRE ADDIO AL BESTIAME'…'

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1- SI METTE MALISSIMO PER LE PUSSY RIOT: SCONTERANNO LA PENA IN UNA PRIGIONE DI "SECONDO LIVELLO"
Lucia Sgueglia per Ansa.it

Parlare di Gulag è esagerato. Ma la prigione che potrebbe accogliere le tre giovani Pussy Riot, una delle tante colonie penali femminili del vasto sistema carcerario russo, sicuramente non sarà un cinque stelle. Anche perché la giudice Marina Sirova ha scelto di destinarle non al primo tipo di colonia sui 4 previsti in Russia (il più leggero), ma al secondo: una delle "prigioni a regime comune", dove finiscono mescolati indistintamente detenuti che hanno commesso crimini gravi per la prima volta e gli autori di delitti medio-piccoli, se il Tribunale ritiene che non sia possibile inviarli nel primo livello. Qui Nadia, Katya e Masha vivranno in stanzoni con letti a castello che possono ospitare da 20 a 150 persone. Edifici vetusti costruiti in epoca sovietica, circondati da filo spinato e situati solitamente in zone remote, anche a migliaia di chilometri dal luogo d'origine dei condannati.


Celle sovraffollate dove il rischio di violenze (anche da parte delle compagne di cella), maltrattamenti e scarse condizioni igieniche è alto secondo un'indagine del 2003 dell'Organizzazione mondiale contro la Tortura. Nel 2011, un video filmato in un carcere sull'Amur nel 2008 postato su internet che mostrava un ufficiale carcerario prendere a pugni e calci alcune detenute tirandole per i capelli, causò uno scandalo nazionale. Le autorità aprirono un'inchiesta che portò all'arresto dell'ufficiale.

Nel 2009 l'allora presidente Dmitri Medvedev (dopo lo scandalo causato dalla morte in cella dell'avvocato Sergey Magnitsky) ha lanciato un'ampia riforma del sistema carcerario, la prima dall'epoca di Stalin, che dovrebbe portare entro il 2020 ad abolire del tutto camerate miste e colonie correzionali dure.

Le donne detenute in Russia oggi sono circa 52mila su un totale della popolazione carceraria (2011) di 650mila. Quelle con figli piccoli come Nadia Tolokonnikova e Maria Aliokhina vengono destinate a unità speciali: ci sono 13 carceri in tutta la Russia che dispongono di alloggi di maternità dove i bambini possono stare con la madre fino all'età di tre anni. Ma di solito le mamme vivono in quartieri separati dai figli, con l'eccezione di due colonie. Gli avvocati della Difesa hanno già espresso preoccupazione sul futuro del trio punk in cella.

Già durante la loro detenzione preventiva, durata 6 mesi, avevano denunciato abusi: le ragazze sarebbero state lasciate senza mangiare e bere, e private del sonno. In attesa di una decisione sull'appello comunque - la cui richiesta sarà inoltrata dalla difesa entro 10 giorni, la risposta dovrebbe arrivare a settembre - Masha, Katya e Nadia restano a Mosca: nel Sizò n. 6 di Pechatniki, estrema periferia della capitale russa.


2- IL TESTO DEL NUOVO SINGOLO ANTI-PUTIN
Condannate a due anni di carcere in Russia per ''teppismo motivato da odio religioso''
Ansa.it

ROMA - Ecco in sintesi i passaggi salienti del testo del nuovo singolo anti Putin delle Pussy Riot, condannate a due anni di carcere in Russia per ''teppismo motivato da odio religioso''. "Lo Stato carcerario e' piu' forte del tempo. Piu' sono gli arresti, piu' grande e' la felicita' e ogni arresto dimostra l'amore per un sessista, che scuote le guance, il petto e la pancia".

"Ma non si puo' chiuderci in una cassa. Abbatti i cekisti (gli agenti della sicurezza, ndr) in modo sempre piu' efficace e con sempre maggior frequenza". "Putin accende i fuochi della rivoluzione; lui si annoia e ha paura di stare con la gente nel silenzio. Ogni punizione e' come cenere marcia, ogni condanna a lunghe pene (detentive, ndr) e' una forma di inquinamento".

Segue il ritornello: ''Il paese va avanti, il paese scende per le strade con audacia; il paese va avanti, il paese è pronto ad abbandonare il regime; il paese va avanti, il paese è un covo di femministe. Anche Putin va, va a dire addio al bestiame''. ''Metti in carcere tutta la citta' fino al 6 maggio (la cerimonia di insediamento di Putin si e' svolta il 7 maggio, ndr). La condanna a 7 anni e' poco, condannaci a 18; vieta di gridare, calunniare e camminare; chiedi in sposa Lukashenko".

"Il paese va avanti, il paese scende per le strade con audacia; il paese va avanti, il paese è pronto ad abbandonare il regime; il paese va avanti, il paese è un covo di femministe, anche Putin va, va a dire addio al bestiame''.

 

Yekaterina Samutsevicharticl - PUSSY RIOTPUSSY RIOT FANSPUSSY RIOT FANSPUSSY RIOT FANSPUSSY RIOT FANSPUSSY RIOT FANSfemen x le pussy riotPUTIN VLADIMIR PUTIN PARLA ALLA COMMISSIONE EUROPEA