DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Emilio Russo per “Libero Quotidiano”
maria rosaria rossi giovanni toti silvio berlusconi francesca pascale
Ancora Silvio Berlusconi non è stato operato, che già si ragiona sul suo "rientro" in pista, una specie di "festa" che potrebbe essere organizzata nella sua villa di Arcore. Anzi, raccontano che ieri, nella sua camera al San Raffaele, l' ex premier abbia addirittura scherzato sulle probabilità di riuscita del suo intervento che il Corriere della sera ha riportato sul numero di ieri, quasi si trattasse di quote per le scommesse: «I rischi del 2,3% non vanno nascosti», scriveva. E ancora: «Senza operazione (...) ci sarebbe un rischio del 10% di morire entro l' anno».
Famiglia - e Marina su tutti - a parte, il Cavaliere si consulta solo con Fedele Confalonieri, Gianni Letta e Niccolò Ghedini e loro si sono impegnati a garantire «continuità» all' attività politica di Forza Italia. Proprio in quest' ottica è stato riunito domani sera, quando Berlusconi sarà in terapia intensiva, l' Ufficio di presidenza presso la Camera. Dell' organo fanno parte tutte le sensibilità del partito, compresi i presunti "predestinati" a raccogliere l' eredità politica del Cavaliere.
Litigheranno? Sicuro non sono bastati a fermare la ridda di dichiarazioni, i giri di telefonate e i retroscena nè la nota con la quale l' ex premier stesso garantiva di voler tornare in pista, nè l' appello ad impegnarsi per i ballottaggi della responsabile comunicazione del partito Deborah Bergamini nè, addirittura, un intervento di Fedele Confalonieri.
silvio berlusconi borsalino giovanni toti 3
Dopo che l' amico di sempre aveva garantito che Berlusconi non si sarebbe comunque sottratto ad un ruolo di «padre nobile» e «federatore», ieri è intervenuto Ennio Doris. Con una intervista al Qn è sceso in campo un altro tra i consiglieri più ascoltati: «Persone come Silvio sono più uniche che rare.
Chiunque dovesse mai prendere il suo posto non potrebbe mai essere la stessa cosa», ha premesso. Poi, però, il fondatore di Banca Mediolanum, manda un messaggio inequivocabile a chi si «agita» in vista di una possibile successione: «Ognuno fa la sua scelta di vita e vive la sua avventura. Ma alla fine credo che tutto si ridurrà a semplici polemichette. L' importante è che Silvio stia bene, poi sarà lui a decidere che cosa fare».
Forse è per questa ragione che Giovanni Toti, governatore della Liguria, leader di un presunto Asse del nord che sarebbe pronto a scalare il partito attraverso le primarie, ha smentito "manovre", sempre al Corriere: «Non ho intenzione di sgomitare o di autoproclamarmi leader. Non farei nulla senza concordarlo con Berlusconi», ha rassicurato. E ancora: «Serve grande sobrietà aspettando il suo ritorno, che avverrà senza sgomitare, lanciare anatemi, spargere sospetti».
ENNIO DORIS CON ALLE SPALLE UN RITRATTO D ANNATA DI BERLUSCONI
Toti chiede a tutti una tregua, ma immagina una riorganizzazione che passa per «un percorso congressuale, assembleare o anche le primarie». Questo passaggio, però, sembra non essere stato molto apprezzato nel nuovo "cerchio ristretto".
Fatto sta che il coordinatore regionale campano di Fi, Domenico De Siano, si è "rimangiato" ieri l' invito a partecipare ad una iniziativa pubblica a Napoli già recapitato da alcuni dirigenti della sua regione proprio a Toti e al capogruppo di Fi al Senato, Paolo Romani. «Iniziative così devono essere organizzate dal o insieme al coordinamento regionale», ha messo in chiaro il senatore-coordinatore, tra gli ultimi nominati in ordine di tempo dal Cavaliere.
DOMENICO DE SIANO E FRANCESCA PASCALE
Successione? «Macchè. Va bene solo perchè parlarne allunga la vita...», scherza l' ex ministro Gianfranco Rotondi. Altri, però, scherzano meno. Come Stefania Prestigiacomo, pure lei ex ministro: «Il tema non esiste. E chi pensa a questo scenario manca di rispetto al presidente e al partito».
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