FLASH! - SIAMO UOMINI O GENERALI? PER L'OTTUAGENARIO CALTAGIRONE LA CATTURA DEL LEONE DI TRIESTE E'…
Ugo Magri per la Stampa
Silvio Berlusconi è una matrioska che contiene mille verità e non si riesce mai ad arrivare in fondo. L' ultimo mistero riguarda la sua decisione di correre alle Europee: come mai l' ha annunciata così all' improvviso, cogliendo alla sprovvista perfino due vecchi amici come Gianni Letta e Fedele Confalonieri i quali, potendo, lo avrebbero sconsigliato? Si è tirato in ballo il fiuto politico, la sua capacità di interpretare un paese volubile che già si disamora dei populisti, e dunque il Cav tornerebbe per surfare l' onda del riflusso. Si è pure detto che ha voluto battere sul tempo i vari Renzi e Calenda, pure loro pronti a scendere in pista con gli stessi obiettivi.
Tutto vero e tutto sbagliato, perché adesso salta fuori pure una terza spiegazione che con le grandi strategie non c' entra nulla e riguarda invece l' amor proprio di Berlusconi, il suo smisurato desiderio di cancellare l' onta della condanna per frode fiscale: vorrebbe essere eletto a Strasburgo perché da lì, gli hanno suggerito eminenti giuristi, sarebbe più facile tornare alla carica con la Corte europea per i diritti dell' Uomo in vista di una ipotetica riabilitazione agli occhi dei posteri. E in ogni caso, da eurodeputato dotato di immunità, Berlusconi potrebbe affrontare più serenamente i due processi ancora in piedi: a Bari per le escort di Gianpi Tarantini (prima udienza il 4 febbraio prossimo nell' aula bunker di Bitonto) e a Milano per il cosiddetto Ruby-ter (cene eleganti).
Silvio Berlusconi chiude la convention di Forza Italia
La chat dei veleni Quale che sia il motivo, l' ex premier si è preso un bel rischio. Se Forza Italia resterà in doppia cifra, i suoi ne esalteranno il genio e il coraggio. Qualora invece Silvio-Napoleone dovesse crollare sotto la soglia psicologica del 10 per cento alle Europee, sarebbe la sua Waterloo. Proprio quanti ora lo spingono a candidarsi come salvatore della patria sarebbero ovviamente i primi a cacciarlo in esilio, e nel suo ex-impero scatterebbe il «rompete le righe» o, se si preferisce, il fuggi-fuggi generale. Già adesso se ne colgono chiari segnali: basta dare un' occhiata alla chat riservata dei deputati «azzurri», che ieri ha ospitato una seduta di autocoscienza collettiva, con punte di autentico autolesionismo.
TOTI E SALVINI INSIEME A PRANZO A PORTOFINO
È bastato che Galeazzo Bignami, bolognese, sollecitasse una «vera» discussione sui sondaggi al minimo storico; altri si sono aggiunti, con toni agitati; è intervenuta a quel punto la capogruppo, Mariastella Gelmini, invitando tutti a far quadrato intorno a Berlusconi e a smetterla con i propositi di scissione. Dopodiché lo scontro è degenerato. Tiene banco una cena di qualche sera fa che la presenza di Giovanni Toti, leader del dissenso, è bastata a trasformare in una grande congiura anti-berlusconiana, sebbene a tavola sedessero parlamentari super-fedeli al Cav come Osvaldo Napoli.
Perfino ad Arcore il tono della chat è parso meschino. Volendo proprio nobilitare il confronto, ci sono quelli che detestano Salvini, dunque plaudono al ritorno in campo del leader; e quanti invece vorrebbero marciare a braccetto con la Lega, si preoccupano della salute di Silvio e gli risparmierebbero volentieri questo ulteriore stress. Tra accuse e veleni, tra insinuazioni e sospetti, tutti insieme si preparano a festeggiare, la prossima settimana, i 25 anni di Forza Italia.
silvio berlusconi forza italia
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