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Da www.ansa.it
Gli uomini del Comando Provinciale di della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito il sequestro del centro sportivo "Salaria Sport Village", di proprietà dell' imprenditore Diego Anemone, del valore complessivo di circa 200 milioni di euro.
"Dal meccanismo estesissimo di corruzione è derivato per Anemone un esponenziale arricchimento e la trasformazione da imprenditore di modeste dimensione a dominus di fatto di un gruppo societario di grande rilievo, che si è visto aggiudicare nel periodo 1999-2009 appalti pubblici per 450 milioni di euro". E' quanto scrivono i giudici del tribunale di Roma, sezione applicazione misure di prevenzione, nel decreto di sequestro del Salaria Sport Village e delle società del gruppo riconducibile all'imprenditore romano.
Per i giudici Anemone "avvalendosi anche della collaborazione del fratello Daniele ha realizzato - scrivono nel decreto di sequestro - unitamente ad Angelo Balducci (ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici), il noto "sistema gelatinoso" di assegnazione dei maggiori appalti pubblici degli ultimi anni". Un sistema connotato da "procedure semplificate e meno trasparenti nella selezione delle imprese aggiudicatarie sebbene per importi elevatissimi. Poteri in capo all'apposito Dipartimento costituito presso la Presidenza del Consiglio definiti dagli stessi interessati: "patente per uccidere"".
Anemone è un soggetto "dedito abitualmente a traffici delittuosi, in relazione al vivere abitualmente con proventi di attività delittuose, in un particolare contesto criminale che opera in altissimi ambienti istituzionali" scrivono i giudici. Nel descrive l'attività del gruppo, i giudici nel provvedimento di circa 40 pagine, scrivono che è stato messo in atto un uso "sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare erogazioni di tangenti e il reinvestimento dei proventi delle attività illecite".
Le indagini hanno portato alla luce "un fenomeno di corruzione esteso e sistematico che vedeva da un lato, una intera gerarchia di funzionari pubblici corrotti e dall'altro, un numero chiuso di imprese favorite, prime fra tutto quelle del gruppo Anemone". Il tribunale ha, infine, fissato per il 23 giugno prossimo l'udienza davanti alla III penale, il contraddittorio tra le parti in ordine alle misure personali e patrimoniali.
"Abbiamo preso atto del sequestro notificato oggi dalla Guardia di Finanza. Non sono stati apposti i sigilli pertanto l'attività del Salaria non ha subito alcuna interruzione e proseguirà regolarmente, secondo la normale programmazione sportiva e sociale" afferma l'amministratore unico del Salaria Sport Village, Stefano Morandi. "Nella sostanza, si tratta di una duplicazione dei sequestri già in atto, tanto è vero che sono stati nominati gli stessi amministratori giudiziari", conclude.
BERTOLASO-SCAJOLA E NEL RIQUADRO, ANEMONEANEMONE E IL GENERALE PITTORRU jpegSALARIA SPORT VILLAGE SALARIA SPORT VILLAGE ANGELO BALDUCCI A BORDO PISCINA jpegAngelo Balducci
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