
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
IL SOFTWARE-SPIA "GRAPHITE" DI "PARAGON" È ANCORA IN USO DA PARTE DELLE AUTORITÀ ITALIANE? - LA SOCIETÀ ISRAELIANA SOSTIENE DI AVER STRACCIATO IL CONTRATTO CON IL NOSTRO PAESE DOPO UN "ABUSO CHE HA INFRANTO IL QUADRO ETICO CONCORDATO" (QUALE?), MA FONTI DEL GOVERNO ASSICURANO CHE L'ACCORDO È ANCORA IN ESSERE E IL SOFTWARE È UTILIZZATO - UFFICIALMENTE LA MELONI NON CONFERMA E NON SMENTISCE: LE MANCATE SPIEGAZIONI STANNO CREANDO AMBIGUITÀ E LA VICENDA STA DIVENTANDO UNA BELLA GRANA PER LA DUCETTA - TRA I GIORNALISTI SPIATI (DA CHI?) C'E' IL DIRETTORE DI "FANPAGE", FRANCESCO CANCELLATO...
Estratto dell'articolo di Giacomo Salvini, Valeria Pacelli per "Il Fatto Quotidiano"
giorgia meloni alfredo mantovano
Il silenzio del governo sul caso Paragon, la società israeliana produttrice dello spyware al centro del presunto spionaggio contro giornalisti e attivisti, sta creando un corto circuito. Ieri una fonte molto qualificata del governo ha assicurato al Fatto: il contratto è ancora in essere, la società non ha rescisso ancora alcunché, tanto più che quello spyware continua ad essere usato per le finalità previste, ossia la lotta alla criminalità. Tuttavia quando chiediamo conferma ufficiale a Palazzo Chigi, contattato via Whatsapp, non otteniamo alcuna risposta.
Eppure sono giorni che la notizia del passo indietro da parte degli israeliani è finita sui media. Ma ancora adesso, ufficialmente, il governo non ha proferito parola. Ha solo assicurato che i servizi segreti italiani non c’entrano nulla e che non sono stati spiati giornalisti, ma per tutto ciò che riguarda i rapporti e gli accordi con la società il luogo di discussione deve essere il Copasir. Eppure le opposizioni chiedono invece che si riferisca in aula: la vicenda è troppo grave per parlarne sotto il segreto. [...]
GIOVANNI CARAVELLI - FOTO LAPRESSE
Il governo, che non ha apprezzato la pubblicazione sui media stranieri della notizia relativa alla chiusura del contratto, si aspetta che di qui a poco ciò possa avvenire realmente. Nel frattempo il Fatto ha chiesto ufficialmente conferma che lo spyware sia ancora in uso e che il contratto sia ancora in corso, ma da Palazzo Chigi non è arrivata alcuna risposta. Il punto però è che queste mancate spiegazioni stanno creando ambiguità, mentre la vicenda sta diventando per Meloni una grana sempre più grande.
Soprattutto perché tra gli spiati c’è anche un giornalista, Francesco Cancellato, direttore di Fanpage. E poi ci sono tre attivisti di Mediterranea, come il fondatore della Ong Luca Casarini. In Italia si parla di sette soggetti finiti nel mirino, ma i numeri potrebbero presto salire. Di certo, il software di Paragon è stato usato dai servizi segreti (si assicura non verso i soggetti di cui si parla). Giovedì 6 febbraio, poi, erano stati i media esteri, l’inglese Guardian e l’israeliano Haaretz, a parlare della rescissione del contratto da parte della società.
Si spiegava che già da venerdì 31 gennaio, quando la vicenda del presunto spionaggio diventa pubblica, c’era stato un “congelamento preventivo”. Haaretz aveva aggiunto che Paragon aveva chiesto all’Italia di fornire dettagli e dare spiegazioni. L’Italia aveva negato qualsiasi coinvolgimento ma, secondo il quotidiano estero, senza convincere gli israeliani.
Il Guardian ha fornito anche un altro dettaglio: Paragon avrebbe chiuso l’accordo perché l’Italia avrebbe “infranto i termini di servizio e il quadro etico concordato nell’ambito del contratto”. In altre parole, sembra che l’azienda voglia puntare il dito contro un cattivo uso del software da parte dell’Italia. Dopo la diffusione di queste notizie, l’unica nota ufficiale di Chigi è stata quella del 5 febbraio: si “esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence e quindi del governo, i soggetti tutelati dalla legge 3 agosto 2007, n. 124, compresi i giornalisti”. “Per ogni altra questione... relativa all’uso degli strumenti in questione” Chigi riferirà al Copasir.
Ora una fonte qualificata al Fatto assicura che il contratto non è stato ancora rescisso. Ma qui c’è un’altra stranezza: perché allora Paragon non ha smentito le notizie del Guardian e di Haaretz? E perché non lo ha fatto, nei giorni scorsi, neanche Palazzo Chigi? [...]
Forse basterebbe pensare a chi può utilizzare quegli strumenti oltre ai servizi” ha detto a chi gli chiedeva un commento sulla vicenda dello spyware. Sembra che il ministro della Difesa si riferisca a qualche procura. Ma Il Fatto ha verificato: le procure di Palermo, Roma, Milano e Genova non hanno a disposizione questo software, peraltro molto costoso.
GIOVANNI CARAVELLI
francesco cancellato
spyware Paragon
LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE…
DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE…
DAGOREPORT: LA MELONI SOGNA LA PRESA DELLA MADUNINA – MANCANO DUE ANNI ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE…
FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI…
DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRI…