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FERMI TUTTI! ARRIVA IL SONDAGGIO CHE AFFOSSA “BERTO-LESSO”: IL CANDIDATO E' AL 6% - PRESO ATTO DEL FLOP, IL CAV HA DUE OPZIONI: CONVERGERE SULLA MELONI O CONVINCERLA A SOSTENERE MARCHINI - MA LA “LOLITA” RIBADISCE: “RESTO IN CAMPO FINO ALLA FINE”...

BERTOLASO BERLUSCONIBERTOLASO BERLUSCONI

Daniele Di Mario per “Il Tempo”

 

Il sondaggio tanto atteso sarebbe finalmente arrivato. E non porterebbe buone notizie ne per Forza ltalia ne per Guido Bertolaso. La fidata Alessandra Ghisleri avrebbe infatti presentato l'altra sera a Silvio Berlusconi le prime rilevazioni demoscopiche sul voto amministrativo a Roma. E i numeri non direbbero nulla di buono, anche se nuovi responsi sono attesi nei prossimi giorni.

ALESSANDRA GHISLERIALESSANDRA GHISLERI

 

Bertolaso, secondo il leader di FI il miglior candidato possibile, non scalderebbe affatto i cuori dei romani, anzi. L'ex capo della Protezione civile sarebbe accreditato, infatti, di un consenso intorno al 6%, con FI un punto più in basso: 5%, Sarebbe così di circa dieci punti il distacco da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia candidata a sindaco col sostegno anche del segretario della Lega Matteo Salvini che si attesterebbe al 16%, Bertolaso, inoltre, starebbe dietro anche ad Alfio Marchini, dato al 12%. Numeri inequivocabili, tanto che ieri in Senato non si parlava d'altro.

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Preso atto del flop Bertolaso, la palla ora è nelle mani di Berlusconi che deve decidere cosa fare. Il Cav tornerà domani a Roma e dovrebbe riunire lo stato maggiore di FI per vagliare le ipotesi. Due le opzioni in campo: convergere sulla Meloni oppure proporre alla leader di Fdl di ritirarsi insieme all'ex capo della Protezione Civile per sostenere tutti Alfio Marchini, Eventualità però categoricamente scartata da Fdl ed esclusa dallo stesso Salvini alla vigilia di un incontro con Berlusconi che potrebbe esserci già oggi.

 

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«Sono a disposizione - dice il segretario federale della Lega - Se le idee sono chiare l'accordo si trova anche domattina. Sono i romani che non cambiano idea come dicono i sondaggi. Se si vuole vincere a Roma l'asse è Salvini-Meloni. L'unico candidato che può vincere a Roma si chiama Giorgia Meloni. La Lega vuole mandare a casa un governo di incapaci e sindaci incapaci».

 

Certo, Berlusconi potrebbe anche optare per sostenere da solo Marchini, con tutte le incognite del caso sia in termini di tenuta della lista di FI a Roma - che sulla Meloni salirebbe almeno di un paio di punti - sia in termini di costruzione della coalizione in vista delle politiche. Un fattore, questo, che consiglierebbe al Cav di non stracciare la foto di Bologna. In ogni caso sembra scontato il ritiro di Bertolaso. In quest'ottica si spiegherebbero anche le dichiarazioni rilasciate ieri in tv dall'ex capo della Protezione civile, candidato dai tre leader e poi pian piano scaricato da tutti.

 

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«Se anche FI dovesse decidere di sfilarsi, io vado avanti lo stesso. Non mollo, lasciamo che siano i romani a decidere se sarò sindaco. Io - spiega - sono un candidato indipendente che è appoggiato da FI, per quella che è la mia storia e la mia esperienza, sempre dedicata a risolvere i problemi di un Paese. Berlusconi si è completamente ringiovanito con la vicenda elettorale di Roma, lo vedo gasatissimo e appassionato. Lui si occupa dei problemi concreti come sto cercando di fare io»

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2. MELONI: MI GIOCO LA PARTITA. GUIDO? UN VALORE IN PIÙ

Da il “Corriere della Sera”

 

Giorgia Meloni non chiude ancora la porta a Guido Bertolaso, immagina l’ex sottosegretario alla Protezione civile nella sua squadra e lo definisce un «valore aggiunto».

 

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La leader di Fratelli d’Italia, ospite ieri pomeriggio a «Corriere Live», conferma la sua intenzione di arrivare fino in fondo come candidata sindaco a Roma: «Sono in campo — dice — e lo sarò fino alla fine: queste prime due settimane ci rendono particolarmente ottimisti, le cose vanno e vale la pena di giocarsi la partita».

 

Poi ha aggiunto: «Se Renzi ha difficoltà a Milano e non vince a Roma, penso che qualche domandina se la debba fare. E poi non capisco perché non si possa votare il 29 maggio, ad esempio, anche perché votare il 5 giugno significa andare al ballottaggio il 19 giugno, in estate piena». La Meloni ha anche risposto all’ipotesi di un «complotto» per far vincere i 5 Stelle: «Io faccio solo complotti per vincere, non per perdere».

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