DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
GIANCARLO GIORGETTI CHRISTIAN LINDNER
Nonostante le tensioni dell'ultimo minuto per le obiezioni sollevate dal ministro tedesco Christian Lindner, l'Ecofin ha trovato un'intesa sulla riforma del Patto di Stabilità. L'accordo consentirà alla Commissione di tradurre in testi giuridici i princìpi-chiave concordati ieri dai 27 ministri delle Finanze, dopodiché inizierà il negoziato vero e proprio sui dettagli tecnici e sugli aspetti più controversi.
Ma ieri l'Ecofin ha fatto un passo ulteriore perché ha fissato un obiettivo chiaro: nel testo delle conclusioni è stato aggiunto che i ministri intendono «concludere i lavori legislativi nel 2023». Questo consentirebbe di avere il nuovo quadro normativo già pronto nel 2024, evitando così di dover tornare alle vecchie regole quando scadrà la clausola di salvaguardia che sospende il Patto.
Il governo tedesco – o meglio, il ministro delle Finanze – si è battuto […] perché contrario alle linee-guida della Commissione che serviranno ai governi per preparare i bilanci del 2024. L'esecutivo Ue ha già annunciato che […] l'anno prossimo non ripristinerà il Patto in modo in modo rigido, ma applicherà i vincoli tenendo conto dello spirito della riforma che ora è sul tavolo.
Giancarlo Giorgetti con il presidente dell'eurogruppo Paschal Donohoe
Dopo aver minacciato di far saltare l'accordo, il ministro liberale ha chiesto e ottenuto di rimettere mano al testo delle conclusioni che era stato concordato dagli sherpa dei 27. Per questo è stato aggiunto un paragrafo in cui si dice che la Commissione, prima di pubblicare la sua proposta legislativa, dovrà «continuare a dialogare con gli Stati membri nei settori individuati per ulteriori discussioni». […]
PAOLO GENTILONI CHRISTIAN LINDNER
«Non daremo carta bianca alla Commissione» ha insistito Lindner, il cui atteggiamento ha un po' spazientito i suoi colleghi, visto che lo sherpa del governo tedesco aveva già dato il via libera al testo delle conclusioni. È la seconda volta nel giro di due settimane che Berlino cambia posizione all'ultimo minuto su un dossier Ue: era già successo con il regolamento sulle emissioni delle auto e anche questa volta si tratta di un esponente del partito liberale, alle prese con un calo dei consensi. Ma per Paolo Gentiloni l'accordo rappresenta «un passo fondamentale».
[…] Soddisfatto anche Giancarlo Giorgetti: «Il testo finale – ha detto il ministro – prevede, come avevamo auspicato, che la nuova riforma sia approvata entro l'anno per poter affrontare la transizione del 2024 in maniera realistica e con obiettivi raggiungibili».
PAOLO GENTILONI E CHRISTIAN LINDNER
I ministri sono d'accordo con lo spirito della riforma […], che prevede percorsi di riduzione del debito specifici per ogni Paese e spalmati su più anni, con la possibilità di ottenere più flessibilità (e dunque più tempo) in cambio di riforme e investimenti. Restano, sulla carta, i parametri del 3% (deficit) e 60% (debito), anche se cambia il modo per arrivarci. […]
christian lindner. Giancarlo Giorgetti con il presidente dell'eurogruppo Paschal Donohoe lindner le maire
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