DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
CENTO MISSILI CRUISE, ASSET MILITARI E DRONI: «COSÌ L’IRAN SI PREPARA ALL’ATTACCO IMMINENTE CONTRO ISRAELE»
Estratto dell’articolo di Alessandro D’Amato www.open.online
Cento missili a traiettoria variabile pronti a colpire. E gli altri asset militari in movimento. Tra cui droni e missili cruise. Gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dei movimenti militari all’interno dell’Iran. In vista di un attacco a Israele. Per vendicare il colpo contro l’ambasciata a Damasco, che ha portato la morte di due alti rappresentanti della guardia rivoluzionaria islamica.
L’obiettivo degli attacchi sono «molteplici obiettivi all’interno di Israele». E il rischio è che nell’operazione «possano essere coinvolti alleati di Teheran. Le dichiarazioni alla Cnn di una fonte vicina all’intelligence Usa fanno crescere la tensione in Medio Oriente e nel mondo per l’attacco «imminente» di Teheran. Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden chiede all’Iran di fermarsi.
Secondo i funzionari dell’intelligence Usa l’attacco potrebbe avvenire entro una settimana. Non è chiaro se dal territorio dell’Iran. «La minaccia è molto chiara e credibile», ha detto una delle fonti. «Hanno preparato le basi per condurre l’attacco adesso. Aspettavano solo il momento giusto». Gli Stati Uniti hanno diverse forze militari in Medio Oriente. Ma è probabile che l’Iran non le prenda di mira per non scatenare vendette. […]
ISRAELE, WSJ: USA POSIZIONANO NAVI GUERRA PER DIFESA DA IRAN
(ANSA) - Il Wall Street Journal riporta che gli Stati Uniti hanno spostato le navi da guerra in posizione per proteggere non solo Israele ma le proprie forze in Medio Oriente, in mezzo alla crescente preoccupazione che l'Iran possa lanciare un attacco diretto contro lo Stato ebraico.
Gli Stati Uniti si aspettano che l'Iran effettuerà "attacchi contro molteplici obiettivi all'interno di Israele" e che nell'operazione "potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran". Lo riferiscono alla Cnn un alto funzionario dell'amministrazione Biden e una fonte vicina all'intelligence Usa.
L’IRAN ATTACCHERÀ DAVVERO ISRAELE? LE 4 IPOTESI IN CAMPO
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
[…] All’opposto molte fonti ribadiscono che l’Iran è attento ad evitare un conflitto diretto con Israele o persino gli Stati Uniti, infatti i due alleati non per caso hanno ammonito che vi sarebbe una contro-risposta sottolineata dalla mobilitazione di forze e dallo spostamento di unità da parte del Pentagono «per accrescere la deterrenza».
PORTAEREI AMERICANA NEL MEDITERRANEO
I diplomatici ed esperti hanno considerato ogni scenario, con preoccupazioni reali che si sono sovrapposte alla guerra psicologica, «giocata» dai due contendenti a fini interni ed internazionali.
Ipotesi 1: l’Iran attacca basi militari di Israele con droni kamikaze e missili
La tesi numero 1: un’azione massiccia con droni-kamikaze e missili a lungo raggio, concentrata su siti militari. La base sul Monte Meron al confine con il Libano, snodo importante, potrebbe essere uno dei target. Oppure postazioni sulle alture del Golan. L’incursione «a sciame» servirebbe per superare lo scudo antiaereo israeliano, ben collaudato.
JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU
Ipotesi 2: l’Iran compie un attacco mirato con missili terra-aria
La tesi 2: un attacco mirato eseguito con missili terra-terra, circoscritto. Una ripetizione di quanto fatto dai pasdaran a gennaio contro una presunta «installazione» del Mossad a Erbil (Kurdistan iracheno), a Idlib (Siria) dove furono colpite posizioni dei ribelli/Isis, in Pakistan nei confronti dei separatisti baluchi.
ALI KHAMENEI IN PREGHIERA PER LA FINE DEL RAMADAN
I guardiani hanno nel loro arsenale un buon numero di vettori con i quali ingaggiare l’avversario, in terra come in mare. Più volte navi collegate a Tel Aviv, in modo diretto o indiretto, sono state oggetto di strike in acque lontane.
Ipotesi 3: l’Iran fa compiere la vendetta ai suoi alleati
La tesi numero 3: la vendetta è lasciata alle milizie, schieramento raccolto dall’Asse della resistenza che vede impegnati gruppi iracheni, siriani, libanesi, palestinesi, afghani e yemeniti (gli Houthi).
Ipotesi 4: l’Iran colpisce una sede diplomatica di Israele all’estero
La tesi numero 4: un colpo contro una sede diplomatica dello Stato ebraico, obiettivo analogo a quello centrato da Israele a Damasco con l’eliminazione di numerosi ufficiali. Un’operazione, però, che comporterebbe una scelta terroristica. A questo proposito vengono citati precedenti gravi avvenuti in Argentina, come le stragi dell’ambasciata israeliana (1992, 29 morti) e della sede dell’Associazione ebraica (1994, 85 le vittime). Proprio ieri un tribunale argentino ha stabilito che i massacri sono stati compiute da terroristi sciiti dell’Hezbollah su ordine dell’Iran. […]
HEZBOLLAH
Estratti da "Il Messaggero"
(...) Ma a preoccupare è anche la rete di milizie legate all'Iran. Quelle che si muovono in Iraq, Siria, a Gaza e in Cisgiordania, ma soprattutto Hezbollah, che ieri sera ha lanciato quaranta missili contro l'alta Galilea. Il capo di stato maggiore israeliano, il generale Herzi Halevi, ha spiegato che le Tsahal sono «pronte in qualsiasi momento e contro qualsiasi scenario».
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