DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA…
Fabio Scuto per “la Repubblica”
Mentre le speranze siriane sono affidate all’intesa che si profila fra Stati Uniti e Russia per rendere davvero effettivo il “cessate-il-fuoco” di febbraio, nuove rivelazioni sulla stampa israeliana denunciano l’uso recente di gas tossici da parte del regime di Assad.
Gas nervini e paralizzanti che dovevano essere scomparsi dall’arsenale siriano dopo la “bonifica” dell’Onu nel 2013 e 2014, ma che sarebbero invece stati occultati dal regime di Damasco. Se le rivelazioni di Haaretz fossero confermate, la “linea rossa” che il presidente Obama aveva tracciato è stata oltrepassata ancora una volta.
La denuncia di Haaretz, seppur abbastanza circostanziata e certamente proveniente da ambienti dell’intelligence, non è stata raccolta dalla Casa Bianca. La partita che gli Stati Uniti stanno giocando con Mosca entra in un ambito maggiore rispetto al conflitto siriano, è estremamente più importante dell’ennesima violazione della “linea rossa” tracciata dal presidente Usa.
uomo ferito da un bombardamento di forze alleate ad assad
Il capo della diplomazia Usa John Kerry a Ginevra ha a lungo discusso con l’inviato speciale dell’Onu Staffan De Mistura, i ministri degli Esteri giordano e saudita, i termini di un controllo della tregua. Oggi l’inviato Onu sarà a Mosca per incontrare il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov, ma è stato preceduto da una lunga conversazione fra Kerry e il collega russo. La posta in gioco l’ha spiegata De Mistura: «Stiamo preparando un meccanismo migliore per monitorare e controllare un nuovo cessate il fuoco». Ma, ha avvertito, «servirà la volontà politica per metterlo in atto».
Firmato a fine dello scorso febbraio il cessate-il-fuoco ha subito innumerevoli violazioni. Si combatte a Aleppo, dove ieri le forze dei qaedisti di Al Nusra hanno attaccato nella zona occidentale su cinque direttrici diverse. Le postazioni governative in difficoltà hanno dovuto chiedere aiuto all’aviazione e solo dopo il bombardamento dei caccia i miliziani si sono ritirati.
L’esercito siriano ha annunciato di aver esteso di altre 48 ore un cessate il fuoco intorno a Damasco, entrato in vigore da sabato. Ma attorno alla capitale sono state segnalate diverse violazioni. Un altro cessate il fuoco, dichiarato nel nord della provincia di Latakia, è scaduto alla mezzanotte di ieri ma potrebbe essere anch’esso rinnovato.
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