
DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO…
LO STORICO ESPONENTE DELLA LEGA, MAURO GONNELLI, AMICO DI SALVINI, PESTATO DAVANTI ALLO STADIO DI FIUMICINO DOPO LA LITE SOCIAL SUI PARCHEGGI – L’ESPONENTE DEL CARROCCIO, CRITICO CON LA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA, AVEVA CHIESTO PIÙ CONTROLLI SULLE NUOVE AREE A PAGAMENTO AUTORIZZATE DAL COMUNE ED E’ STATO AGGREDITO DA ALMENO DUE PERSONE DAVANTI ALLO STADIO DI FIUMICINO – IL LEGALE PARLA DI "METODI MAFIOSI" GONNELLI HA IL NASO ROTTO E DUE COSTOLE FRATTURATE…
Salvatore Giuffrida per repubblica.it - Estratti
Pestato per aver denunciato le speculazioni e la mancanza di controlli sulle licenze per i parcheggi a lunga sosta a pagamento dove lasciare la macchina prima di prendere l’aereo a Fiumicino. Vittima dell’aggressione è Mauro Gonnelli, candidato sindaco nel 2013, storico esponente della Lega e amico personale di Matteo Salvini.
Oggi Gonnelli non ricopre cariche politiche, anzi è spesso critico con la attuale maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino: fra le critiche, anche la gestione delle aree per i parcheggi a lunga sosta.
L’aggressione è avvenuta martedì 6 maggio fra le 22,30 e le 22,45 presso lo stadio Garbaglia: poche ore prima Gonnelli aveva denunciato sui social le speculazioni sul business dei parcheggi e aveva chiesto più controlli sulle nuove aree a pagamento autorizzate dal Comune in città, vicino alle scuole medie di Fiumicino.
«Aprire parcheggi di lunga sosta con migliaia di auto a poche decine di metri da asili, elementari e medie è un vero atto di incoscienza e irresponsabilità - ha scritto Gonnelli - se scoppia un incendio bisognerà evacuare migliaia di bambini nel panico».
Il post ha subito scatenato la rabbia di alcune persone che hanno minacciato Gonnelli sui social e poi si sono dati appuntamento alle 22,30 della sera stessa allo stadio Garbaglia, stesso orario e luogo dell’aggressione. Gonnelli era nel parcheggio dell’impianto sportivo ad aspettare il figlio impegnato in una partita di calcio.
Gli aggressori sono andati a colpo sicuro. Almeno due persone lo hanno avvicinato da dietro e lo hanno aggredito con una scarica di pugni assestati con tanta violenza ed efficacia da far pensare che almeno uno degli aggressori sia un boxeur. Poi lo hanno lasciato a terra in una pozza di sangue e sono fuggiti con una macchina a fari spenti guidata da una terza persona.
Il pestaggio è stato brutale: naso rotto e due costole fratturate, dimesso, 20 giorni di prognosi. Ancora oggi Gonnelli parla a fatica a causa dei dolori ma, assistito dall’avvocato Massimiliano Gabrielli, ha presentato denuncia in procura a Civitavecchia. Le modalità dell’aggressione fanno pensare a una azione premeditata.
(…)
«L’aggressione non è frutto di una deriva incontrollata di uno scambio con persone poco raccomandabili sui social ma è il tentativo di alcuni personaggi legati al business dei parcheggi di difendere interessi economici con metodi di stampo mafioso per zittire una voce libera e scomoda» spiega l’avvocato Gabrielli.
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