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RUTELLI AL FORUM ITALIA-CINA: ‘CI CONSIDERANO UN GRANDE PAESE PER LA NOSTRA STORIA E PER LA CREATIVITÀ CONTEMPORANEA. 800 MILIONI DI NUOVI VIAGGIATORI DALL’ORIENTE ARRIVERANNO IN ITALIA, DOBBIAMO OFFRIRE TURISMO DI QUALITÀ’ - MATTARELLA INCONTRERÀ XI JINPING: IN CINA VOGLIONO STABILITÀ E NON IL BALLETTO DEI PREMIER

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Ugo Magri per la Stampa

 

MATTARELLA IN CINAMATTARELLA IN CINA

«Ma lei lo sa che in Cina sono aperti più di 30 teatri d' opera - molti, appena costruiti - dove si canta nella nostra lingua?». Francesco Rutelli è in partenza alla volta di Pechino dove per la prima volta si riunirà il Forum culturale italo-cinese, di cui l' ex vice premier, oggi Presidente dell' Anica, è coordinatore per parte italiana.

 

In Cina si interessano a noi?

«Non per il nostro peso demografico o militare, i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Però là ci considerano una super-potenza culturale. E per cultura i cinesi non intendono soltanto il patrimonio che abbiamo ricevuto in eredità, ma il mix di passato e di presente. Subiscono il fascino della nostra arte e provano curiosità verso la creatività di oggi, dalla moda al design alla cucina. Le industrie creative sono il nostro vero biglietto da visita. Creano lavoro, producono benessere».

 

XI JINPINGXI JINPING

Il Forum culturale si terrà in coincidenza con la visita del Presidente Mattarella. Che rango viene attribuito all' ospite italiano?

«Mi colpisce la presenza non scontata di Xi Jinping, numero uno cinese, alla firma degli accordi di collaborazione. Anche a Pechino hanno imparato che da noi purtroppo c' è una tendenza a cambiare spesso i governi, per cui il Capo dello Stato rappresenta ai loro occhi una certezza di continuità. Considerano Sergio Mattarella un interlocutore molto affidabile per i prossimi cinque anni. Tra l' altro il Presidente conosce bene la Cina ed è consapevole che l' Italia dovrà porsi come interlocutore dei cambiamenti mondiali in atto. C' è l' Occidente, c' è l' Europa cui siamo fortemente ancorati, ma esistono anche equilibri nuovi che si vanno determinando specie nel continente asiatico».

BARBERA BARATTABARBERA BARATTA

 

A questo Forum, che cosa porteremo in dote?

«Un team di altissimo livello. L' Italia sarà rappresentata da venti personalità delegate dal ministero degli Esteri e da quello dei Beni culturali, che con Dario Franceschini ha dato il via all' iniziativa. Ci saranno i direttori di istituzioni che in Cina hanno grande prestigio come la Scala, il Piccolo, il Festival di Spoleto, la Biennale, la Triennale. Inoltre i responsabili dei dipartimenti più coinvolti nel restauro, nella tutela e nella lotta al traffico illecito delle opere d' arte. Infine i rappresentanti (Snaidero, Prada e Guzzini) rispettivamente per Salone del Mobile, moda e design».

SCALA DI MILANOSCALA DI MILANO

 

La cultura come veicolo di un business più vasto?

«Le potenzialità sono immense. Nel Cinema e audiovisivo c' è un boom del pubblico, in sala e sulle diverse piattaforme, ma noi siamo ancora a livello pionieristico. Per le industrie turistiche, basti pensare agli 800 milioni di nuovi viaggiatori dell' Oriente, ai quali vogliamo presentare un' immagine dell' intera Italia, non solo il triangolo Venezia-Firenze-Roma.

L' obiettivo è di promuovere da noi un turismo di qualità, diverso dal mordi-e-fuggi che rischia di seppellire le nostre città d' arte. Renzi e Gentiloni hanno lanciato l' idea di gemellaggi tra Siti Unesco italiani e cinesi. Ne verranno sottoscritti 12, è un' assoluta novità».

MATTARELLA RUTELLI LI ZHAOXINGMATTARELLA RUTELLI LI ZHAOXING

 

Unesco: si parla di Rutelli quale possibile nuovo direttore...

«È un onore che a Parigi si sia fatto il mio nome. L' Italia ha avuto un solo direttore, ormai 60 anni fa. Eppure, siamo contribuenti leader. Vedremo. L' Unesco ha avuto negativi scontri politici, e una seria crisi di budget. Eppure, se non esistesse, un' organizzazione Onu dedita a Cultura, Educazione, Scienze, in questi tempi difficili, bisognerebbe inventarla...».