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Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
TERAPIE DI GRUPPO PER I MILITARI USA
Ibernazione sul campo di battaglia. E’ la parola chiave su cui punta il Pentagono, per moltiplicare le vite dei suoi soldati feriti che potrà salvare. Non si tratta dell’ibernazione per congelamento, ma di una nuova medicina che ha il potere di tenere in vita l’organismo fino all’intervento dei soccorritori.
Durante le guerre in Iraq e Afghanistan, l’87% dei decessi sul campo di battaglia dei militari alleati è avvenuto nei primi 30 minuti dopo il ferimento. Almeno un quarto di questi uomini aveva subito traumi curabili, e sarebbe sopravvissuto, se fosse arrivato in tempo in una struttura capace di gestirli. Il tempo invece li ha uccisi, quando potevano essere salvati.
Militari Usa Elicottero in Iraq
Il Pentagono si è concentrato molto su questo problema, e oltre a lavorare sull’aspetto logistico di far arrivare i soccorsi il prima possibile, ha affrontato anche la questione di ritardare gli effetti letali delle ferite. Una risposta interessante l’ha ricevuta dal dottore australiano Geoffrey Dobson, che fa ricerca presso la Division of Tropical Health and Medicine della James Cook University nel Queensland. Dobson ha realizzato un farmaco sperimentale, che in sostanza modifica la risposta naturale del corpo ai traumi.
Il vecchio magazzino di munizioni in Galles viene oggi usato come centro addestramento
Lo obbliga a fornire abbastanza pressione sanguigna agli organi vitali, in modo da mantenere il soggetto in vita. Una “ibernazione” indotta sul campo di battaglia, che preserva il ferito fino a quando qualcuno potrà assisterlo con competenza. Magari stiamo parlando solo di pochi minuti, che però il molti casi possono fare a differenza tra la vita e la morte.
I primi risultati di questa medicina miracolosa sono stati interessanti, e quindi il Pentagono ha deciso di dare a Dobson 550.000 dollari di finanziamento, per continuare i suoi studi. Lui conta di avere il farmaco pronto nel giro di un anno, per cominciare la sperimentazione diretta. Come sempre accade, poi, se questa medicina straordinaria funzionerà, passerà presto dal campo di battaglia agli incidenti della vita civile, dove qualche minuto in più può salvare una vita.
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