DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Andrea Greco per “la Repubblica”
il ministro del tesoro daniele franco
C' è voluto un anno, più per le drammatiche priorità abbattutesi sul governo e sulla Cassa depositi e prestiti che non per affinare prezzo (nell' intorno dei 4,5 miliardi) e altri dettagli del trasferimento di Sace dal perimetro di Cdp a quello, originario, del Tesoro. Ma ora, a quanto riferiscono fonti di mercato, il decreto ministeriale che definisce il passaggio è pronto. Si racconta che sarà firmato a giorni: e che, quasi in sincrono, il nuovo azionista di controllo guidato da Daniele Franco abbia in canna il rinnovo anticipato del vertice della società che assicura il commercio estero delle imprese italiane.
Quello in carica, che scade tra un anno e fu nominato nel dicembre 2019, riflette tra l' altro equilibri superati, sia perché formatisi nel solco del governo Conte bis sia perché l' istituto di promozione nazionale - che rilevò Sace nel 2012 dal Tesoro per volontà dell' allora ministro Giulio Tremonti - ha perso ormai da mesi il potere di direzione e coordinamento su Sace, sulle cui strategie deve consultarsi con il Tesoro e la Farnesina.
Secondo informazioni ufficiose, al posto del presidente Rodolfo Errore, indicato due anni fa in quota Pd, andrà con buon grado di certezza Filippo Giansante, dirigente generale del Tesoro che guida la direzione valorizzazione del patrimonio pubblico. Entrato nel 2019 (per la seconda volta) nel cda di Sace come consigliere, prima ha lavorato per la Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) e la Banca mondiale.
Al posto dell' ad Pierfrancesco Latini, che veniva proprio da Cdp (dove dal 2016 al 2019 è stato capo dei rischi: e dove dovrebbe tornare, risultando ancora "in distacco"), la candidata da battere è Alessandra Ricci. Dirigente cinquantenne romana, dopo 10 anni al Mediocredito Centrale nel 2005 passò a Sace, dove ha contribuito al rilancio e allo sviluppo dell' azienda per passare, nel triennio 2017-2020, alla guida di Simest, la controllata per i finanziamenti agevolati per la Farnesina, e tornare l' anno scorso in Sace dove guida proprio il Programma garanzia Italia.
I due professionisti scelti per il nuovo vertice, oltre alle esperienze e le competenze, hanno la provata fiducia dei nuovi vertici del Tesoro. Anche perché Sace sta aumentando molto i suoi compiti, garantendo prestiti bancari alle grandi imprese come previsto dallo scorso anno: nel rilevamento di aprile ammontano a 22,6 miliardi, e in caso di perdita sarà proprio il Tesoro a risponderne. Tra l' altro l' esposizione di Sace ai rischi potrebbe aumentare di più, se si avverasse l' ipotesi, per ora solo "di lavoro", di dare copertura al rischio contenziosi legali di Mps, che ammonta a quasi 10 miliardi e nessuna banca rivale si comprerà.
Così ha parlato di queste tendenze la Corte dei Conti, nella relazione sulla gestione 2019 del gruppo Sace, data 2 aprile: «Va rilevato che a Sace è stata assegnata, nel corso del 2020, la gestione di rilevantissime misure straordinarie finalizzate al sostegno delle imprese italiane e alla ripresa delle attività economiche del Paese in conseguenza del Covid-19», vi si legge.
CDP – CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Il documento, 64 pagine, ha una matrice positiva, specie sulla salvaguardia della redditività, che in un contesto ostile ha preservato l' utile netto di 141,6 milioni, in calo del 24% sul 2018, e un patrimonio netto di 4,76 miliardi (+1%). Dai magistrati contabili non sono però mancate le critiche: sia per il «perdurante ritardo nel rinnovare la convenzione che regola i rapporti Sace-Mef sulle garanzie, di cui si continua a segnalare l' urgenza in quanto le coperture assicurative di maggior impegno finanziario godono di garanzia statale»; sia per il «lieve incremento » sul 2018 delle spese dei 568 dipendenti, costati 38,87 milioni.
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