FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
Marco Antonellis per Dagospia
Nelle stesse ore in cui i grillini, come già ampiamente Dagoanticipato nelle scorse settimane, guardano ai Gilet gialli in cerca di possibili alleanze in chiave europea, cominciano a tenersi (da questo pomeriggio) le riunioni preparatorie per il Consiglio dei Ministri che dovrà approvare le norme riguardanti Quota 100 e Reddito di Cittadinanza e che conterrà anche la tanto discussa riforma dei Cda di Inps e Inail.
Fonti ministeriali di alto livello spiegano che il Consiglio dei Ministri, nelle intenzioni di Luigi di Maio e Matteo Salvini, potrebbe tenersi già questa settimana. Ma i nodi da sciogliere sono ancora molti, rivelano fonti vicine al dossier. Soprattutto c'è da capire chi guiderà l'Inps, vera gallina dalle uova d'oro della maggioranza gialloverde: "La vera partita è questa" spiegano fonti di governo "per ragioni politiche ma anche di denari da gestire".
Il punto è che non c'è ancora accordo su chi sarà il prossimo Presidente al posto di Boeri. E la divisione in seno alla maggioranza non è di poco conto: Luigi di Maio punta tutto su Pasquale Tridico, professore di Roma Tre e da sempre molto apprezzato dal Movimento 5 Stelle (non per niente fu già nella squadra dei Ministri presentata prima delle elezioni dal leader pentastellato).
MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE
Insomma, Di Maio vorrebbe piazzare a capo dell'Inps il "papà" del Reddito di Cittadinanza. La nomina, in teoria, potrebbe avvenire già in settimana ma Salvini non ci sta: "Non possiamo consentire un'Inps così apertamente targata 5Stelle in piena campagna elettorale" avrebbe detto ad alcuni parlamentari, "bisogna pensare prima di tutto alle elezioni europee.
Il rischio è che vengano avvantaggiati i provvedimenti cari ai 5Stelle (Reddito di Cittadinanza) a scapito di quelli della Lega (Quota 100)". Insomma, nominare Pasquale Tridico al vertice Inps per Di Maio (che preme anche per risolvere al più presto il rebus Consob a quattro mesi ormai dall'uscita di Nava) non sarà affatto facile. Soprattutto sarà difficilissimo convincere Matteo Salvini che preferirebbe di gran lunga un nome più "neutrale", magari un tecnico. Tanto che sono in molti a scommettere che abbia in serbo una "carta coperta" da giocare solo all'ultimo momento.
Il Capitano leghista, però, ha un altro problema: la "prorogatio" dei vertici attuali. Già, perché come spiegano fonti addentro al dossier, qualora nei prossimi giorni non si riuscisse a trovare la quadra sul successore di Boeri, sarebbe inevitabile la proroga a favore degli attuali vertici. Con l'amara sorpresa, per Via Bellerio, di ritrovarseli ancora in carica in piena campagna elettorale per le europee. Ipotesi alla quale Salvini non vuole nemmeno pensare.
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