LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
tortura nelle prigioni eritree
Alessandro Di Matteo per “La Stampa"
Per la sinistra fuori dal Pd è troppo poco, per Fi e il centrodestra è troppo, ma il reato di tortura adesso fa parte del codice penale e chi lo commette rischia fino a 10 anni di carcere, che possono diventare 12 se il colpevole è un pubblico ufficiale. Non è stato un percorso facile, ci sono voluti quattro anni per arrivare al via libera, ma ieri la Camera ha dato l' ok definitivo con il sì del Pd e di Ap, l' astensione di M5s, Sinistra italiana e Mdp e il no di Fi, Fdi e Lega.
CINA TORTURA SEDIA CONTENITIVA
Il crinale è stretto, da un lato si cerca di tutelare chi si trova ad essere privato della libertà, dall' altra si è voluto evitare una norma troppo limitativa per chi deve garantire la sicurezza dei cittadini. Le aggravanti sono previste se a commettere il reato è un «pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio», ma non si applicano se le sofferenze derivano unicamente «dall' esecuzione di legittime misure privative o limitative di diritti». Una formula di compromesso, inserita alla fine dell' iter per cercare di evitare che le forze dell' ordine si trovino a dover rispondere del reato di tortura anche per le normali azioni repressive che fanno parte del loro dovere.
Ma saranno considerate aggravanti anche le «lesioni personali comuni» e le «lesioni gravi», che comporteranno un aumento fino a un terzo della pena, mentre per le lesioni «gravissime» la pena aumenta della metà. Infine, in caso di morte come conseguenza della tortura la condanna sarà a 30 anni, se l' evento non era «voluto» e all' ergastolo se invece l' obiettivo era proprio l' uccisione della persona.
CINA TORTURA BASTONE CON PUNTE D'ACCIAIO
Anna Finocchiaro, a nome del governo, parla di un «risultato importante che colma una grave mancanza nel nostro ordinamento. Il testo è il migliore possibile, nelle condizioni date. L' applicazione concreta delle nuove norme ci dirà se sarà necessario successivamente introdurre eventuali correttivi».
Quasi identiche le parole di Laura Boldrini, presidente della Camera, è «un passaggio decisivo, ma come sempre potrà essere il Parlamento, sulla base della concreta applicazione delle norme, ad apportare le modifiche che si dovessero rivelare necessarie».
Anche Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, invita al pragmatismo: «Certo, il testo sarebbe stato più incisivo se non fosse stato modificato quello che approvammo qui alla Camera ben due anni fa. Ma davvero si pensa che un altro passaggio parlamentare sarebbe stato possibile? Ovviamente no».
Per Amnesty international, invece, «non è una buona legge, ma è un passo avanti».
A sinistra non è d' accordo Nicola Fratoianni, Si, la legge è un «pasticcio, non consentirà di perseguire in modo efficace chi si rende autore di questi orrendi atti». Tesi simile a quella di M5s: «Non sono riusciti ad approvare una legge che punisca per davvero il reato di tortura. E' un giorno amaro».
Per Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano Cucchi, «l' Italia ha paura di una vera legge sulla tortura». Al contrario, per Gregorio Fontana di Fi la legge è uno «schiaffo alle forze dell' ordine, un provvedimento intimidatorio che rischia di compromettere l' operatività delle forze di polizia». E anche per la Lega «si legano le mani alle forze di polizia».
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