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Fiorenza Sarzanini per "Corriere.it"
Una parte del porto di Trapani sarebbe stato costruito da imprenditori legati al boss latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Per questo il questore ha ottenuto dal tribunale il sequestro di una parte dello scalo marittimo oltre a diverse società che - attraverso prestanome - sarebbero riconducibili al mafioso più ricercato d'Italia.
E perché l'appalto da 46 milioni di euro assegnato in vista della regata del 2005 della "America's cup" sarebbe stato pilotato proprio dalle cosche. Si tratta di un provvedimento giudiziario clamoroso, che non ha precedenti. Al centro delle indagini condotte da Giuseppe Linares ci sono Francesco e Vincenzo Morici, titolari di numerose aziende e risultati in legami strettissimi con Messina Denaro.
E nelle carte processuali è ben delineato anche il ruolo di Antonio D'Alì, ex presidente della provincia di Trapani ed ex sottosegretario nel governo Berlusconi, attualmente sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa.
MAFIA: LEGALI D'ALI', RIBADIAMO SUA ASSOLUTA ESTRANEITA'
(ANSA) - "Ancora una volta siamo costretti a intervenire per chiarire l'assoluta estraneità del senatore D'Alì in merito all'aggiudicazione degli appalti che hanno dato luogo ai sequestri di questa mattina". Lo dichiarano i legali del senatore Antonio D'Alì, Stefano Pellegrino e Gino Bosco che sottolineano: "all'epoca dei fatti il senatore D'Alì non era presidente della Provincia".
"All'epoca dei fatti - precisano i legali del senatore D'Alì - la carica di presidente della Provincia era ricoperta dall'onorevole Giulia Adamo. Inoltre, dalle numerose indagini, difensive e degli stessi pm, è emerso che nessun intervento è stato fatto dal senatore D'Alì in ordine all'aggiudicazione di quegli appalti. Gli stessi componenti della Commissione aggiudicatrice hanno dichiarato di non conoscere il senatore D'Alì e di non aver mai rilevato alcuna possibile interferenza nelle fasi di aggiudicazione della gara da parte dello stesso". "Ciò è da diversi anni agli atti e siamo ancora una volta costretti a ribadirlo " concludono i legali del senatore D'Alì, Stefano Pellegrino e Gino Bosco.
Boss Matteo Messina Denaro - L unica foto di lui dal vivoPORTO DI TRAPANI
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