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E TRE! DRAGHI NON PERDONA LE CAZZATE DEI SUOI MINISTRI -  RENATO FARINA MOLLA LO STAFF DI BRUNETTA: DOPO DE CAROLIS E TABACCI, ANCHE IL GIORNALISTA-SPIA, CHIAMATO COME CONSIGLIERE PER LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DEL DICASTRERO, VIENE ACCOMPAGNATO ALLA PORTA DOPO L’INCAZZATURA DI SUPERMARIO PER IL TERZO SCIVOLONE DEI SUOI SUI NOMI IN POCHI GIORNI – FARINA: "ATTACANO ME PER COLPIRE..." 

Giovanna Vitale per "la Repubblica"

 

FARINA E BRUNETTA

E tre. Dopo l'addio dell'ex manager di Atlantia Ugo De Carolis, affossato ancor prima d'essere nominato alla guida di Anas perché considerato troppo vicino ai Benetton; all'indomani della rinuncia alla delega sull'Aerospazio da parte del sottosegretario Bruno Tabacci, il cui figlio è stato assunto in Leonardo, colosso pubblico che proprio di aerospazio si occupa; ora tocca all'agente Betulla, alias Renato Farina, abbandonare anzitempo il posto all'ombra del governo Draghi offertogli dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

 

renato farina

La qual cosa autorizza a pensare che dietro a una tale "morìa" concentrata nell'arco di appena 48 ore ci sia il fastidio di un presidente del Consiglio che dell'accuratezza nella scelta degli uomini ha sempre fatto un punto d'onore. Reclutato come consigliere per la comunicazione istituzionale del dicastero senza portafogli che si occupa di rendere più efficiente la nostra burocrazia, il giornalista-spia che patteggiò una condanna per il caso Abu Omar, autore di attività di dossieraggio anche contro Repubblica , ieri sera si è dimesso.

MARIO DRAGHI

 

Travolto dalla bufera politica innescata dalla sua immissione nei ranghi di Palazzo Chigi. Troppo imbarazzanti i trascorsi per lavorare nell'esecutivo d'unità nazionale, altrettanto violenti gli attacchi di ampi spezzoni della maggioranza, Movimento 5Stelle in testa, che per bocca di Danilo Toninelli aveva in mattinata annunciato una interrogazione al forzista Brunetta per sapere, alla luce del «passato a tinte a dir poco fosche di Farina», se avesse intenzione di confermarlo al ministero, in che ruolo e con quale compenso.

 

Avanzando implicitamente il sospetto che l'ex vicedirettore di Libero - per anni collaboratore del Sismi di Niccolò Pollari con lo pseudonimo di Betulla, le cui manovre all'inizio degli anni Duemila agevolò fornendo informazioni e pubblicando notizie false - avrebbe potuto riproporre quelle gesta. Come quando gli fu chiesto di scrivere una cronaca contro Romano Prodi (uscita poi il 9 giugno 2006) per accusarlo di avere appoggiato le extraordinary rendition della CIA in Europa all'epoca in cui era presidente della Commissione Ue. Illazioni subito rispedite al mittente.

 

renato farina

«Sono onorato e considero un grande privilegio aver potuto lavorare, in mesi di impegno entusiasta, con il ministro Brunetta», scrive Farina nella nota con cui annuncia le sue dimissioni. «Nel momento però in cui la mia presenza diventa motivo di attacchi gratuiti allo scopo di indebolirne l'azione riformatrice, il miglior aiuto che posso dargli è ritirarmi». Dichiarato l'intento: «Non danneggiare chi ha avuto ed ha tuttora fiducia e stima nelle mie qualità professionali e nella mia persona». Un passo inevitabile, pare sollecitato dallo stesso titolare della Pubblica amministrazione. Il quale, alla fine, non può far altro che prenderne atto, ringraziandolo «per l'impegno, la dedizione e la sensibilità istituzionale dimostrati »

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