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“L’ESPULSIONE DI ALMASRI E’ STATA IRRAZIONALE E ILLEGITTIMA, PIANTEDOSI E MANTOVANO HANNO VIOLATO NORME INTERNAZIONALI” - IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, NEGLI ATTI DELL'INCHIESTA SU ALMASRI CON CUI CHIEDE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE NEI CONFRONTI DEL GUARDASIGILLI, DEL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO E DEL MINISTRO PIANTEDOSI, CI VA GIU’ DURO: “I DUE MINISTRI E MANTOVANO AIUTARONO VOLONTARIAMENTE ALMASRI. LA PREDISPOSIZIONE E L'USO DEL VOLO DI STATO PER IL RIMPATRIO DI ALMASRI SONO STATI LO STRUMENTO UTILIZZATO PER COMPIERE IL DELITTO DI FAVOREGGIAMENTO. NON SI PUÒ RITENERE CHE UNA SIMILE DECISIONE SIA STATA FUNZIONALE AL PERSEGUIMENTO DI UN INTERESSE PUBBLICO. CONTRARIAMENTE A QUANTO SOSTENUTO DAL MINISTRO NORDIO, SIA IN PARLAMENTO CHE NELLA MEMORIA, LA LEGGE NON GLI ATTRIBUISCE ALCUN POTERE DISCREZIONALE”
'CONDOTTE MINISTRI E MANTOVANO DOVUTE A TIMORI RITORSIONI'
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "Appare verosimile che l'effettiva e inespressa motivazione degli atti e delle condotte tenute tanto dal ministro Nordio - nel decidere di non dar corso alla richiesta di cooperazione della Cpi relativa sia all'arresto che al sequestro - quanto dal ministro Piantedosi - nel decretare l'espulsione dal territorio dello Stato - ed infine dall'Autorità delegata Mantovano - nel richiedere il volo Cai per l'accompagnamento in patria - sia da rinvenirsi, piuttosto, nelle preoccupazioni palesate dal Prefetto Caravelli (il direttore dell'Aise, ndr), nell'ambito delle riunioni intercorse tra i vertici istituzionali, riferite a possibili ritorsioni per i cittadini e gli interessi italiani in Libia derivanti dal mantenimento in vinculis di Almasri".
Così il tribunale dei ministri negli atti dell'inchiesta su Almasri con cui cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del sottosegretario Mantovano e del ministro Piantedosi, depositati alla Camera.
'NORDIO NON HA POTERE DISCREZIONALE SU PROCEDURE CPI'
carlo nordio e il caso almasri
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "Contrariamente a quanto sostenuto dal ministro Nordio, sia in Parlamento che nella memoria, la legge - pur conferendo a lui il compito di curare in via esclusiva i rapporti dell'Italia con la Cpi e di dare impulso alla procedura, non gli attribuisce alcun potere discrezionale (...) ma, anzi, lo investe della funzione di garante del buon esito della stessa". Così il tribunale dei ministri negli atti dell'inchiesta su Almasri con cui cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del sottosegretario Mantovano e del ministro Piantedosi, depositati alla Camera.
'ESPULSIONE ALMASRI ILLEGITTIMA, LIBERO DOVE DELINQUEVA'
matteo piantedosi carlo nordio foto lapresse
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "Il decreto di espulsione emesso dal ministro dell'Interno nei confronti dell'Almasri" è "motivato in relazione alle esigenze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica", ma ha portato "ad un risultato paradossale - vale a dire ricondurre il ricercato Almasri, libero, lì dove avrebbe potuto continuare a perpetrare condotte criminose analoghe a quelle di cui era già accusato.
Ne consegue che l'atto amministrativo, per come motivato, risulta viziato da palese irrazionalità e, come tale, illegittimo". Così il tribunale dei ministri negli atti dell'inchiesta su Almasri con cui cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del sottosegretario Mantovano e del ministro Piantedosi, depositati alla Camera.
mantovano meloni nordio piantedosi
MINISTRI E MANTOVANO AIUTARONO VOLONTARIAMENTE ALMASRI
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "Sia i ministri Nordio e Piantedosi, sia il sottosegretario Mantovano erano perfettamente consapevoli del contenuto delle richieste di cooperazione inviate dalla Cpi e, in particolare, del mandato di arresto spiccato nei confronti dell'Almasri. Non dando corso a tali richieste il primo, decretando il secondo la formale espulsione del ricercato con un provvedimento (...) viziato da palese irrazionalità e disponendo il terzo l'impiego di un volo Cai che ne ha assicurato l'immediato rientro in patria, hanno scientemente e volontariamente aiutato il predetto a sottrarsi alle ricerche e alle investigazioni della Cpi".
Così il tribunale dei ministri negli atti dell'inchiesta su Almasri con cui cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del sottosegretario Mantovano e del ministro Piantedosi, depositati alla Camera.
PIANTEDOSI E MANTOVANO HANNO VIOLATO NORME INTERNAZIONALI
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "Posto che tanto la legge di ratifica dello Statuto della Cpi, quanto la legge di attuazione e recepimento della convenzione sulla tortura pongono a carico degli Stati parte l'obbligo rispettivamente di arrestare e di estradare chi sia destinatario di un mandato di arresto di un Tribunale internazionale, a seguito del provvedimento della Corte d'Appello di scarcerazione, l'Almasri non avrebbe mai potuto essere espulso, né tanto meno accompagnato in patria su disposizione di due alte cariche dello Stato, quali il ministro dell'Interno Piantedosi e il sottosegretario Mantovano, ciò risolvendosi in una chiara violazione delle citate norme internazionali pattizie".
ALFREDO MANTOVANO E CARLO NORDIO - INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO FORENSE
Così il tribunale dei ministri negli atti dell'inchiesta su Almasri con cui cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del sottosegretario Mantovano e del ministro Piantedosi, depositati alla Camera.
"Quanto al decreto di espulsione emesso dal ministro Piantedosi ed alla disposizione di volo Cai ad opera del sottosegretario Mantovani - proseguono i giudici in un altro passaggio - occorre rilevare che, pur con la discrezionalità che li connota, non possano considerarsi quali atti politici ma di alta amministrazione, come tali non sottratti al controllo giurisdizionale.
matteo piantedosi question time in senato foto lapresse
Non lo sono perché non rappresentano un atto libero nel fine, come tale riconducibile a scelte supreme dettate da criteri politici concernenti la costituzione, la salvaguardia o il funzionamento dei pubblici poteri nella loro organica struttura e nella loro coordinata applicazione.
Non si èdi fronte, cioè, ad un atto che attiene alla direzione suprema generale dello Stato considerato nella sua unità e nelle sue istituzioni fondamentali. Piuttosto trattasi di atti che esprimono una funzione amministrativa da svolgere, sia pure in attuazione di un indirizzo politico, al fine di contemperare gli interessi in gioco e che proprio per questo si innesta su una regolamentazione che a vari livelli, internazionale e nazionale, ne segna i confini".
'VOLO DI STATO FU STRUMENTO PER FAVOREGGIAMENTO ALMASRI'
CARLO NORDIO ALFREDO MANTOVANO
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "La predisposizione e l'uso del volo Cai sono stati lo strumento utilizzato per compiere il delitto di favoreggiamento. In tal senso non si può ritenere che una simile decisione sia stata funzionale al perseguimento di un interesse pubblico, essendo il potere, pur discrezionale, stato sviato per un fine illecito". Così il tribunale dei ministri negli atti dell'inchiesta su Almasri con cui cui chiede l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del sottosegretario Mantovano e del ministro Piantedosi, depositati alla Camera.
ALFREDO MANTOVANO ORAZIO SCHILLACI GIORGIA MELONI CARLO NORDIO MATTEO PIANTEDOSI
'SILENZIO NORDIO INDEBITO, È RIFIUTO COOPERAZIONE CON CPI'
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "È un dato di fatto che, nella specie, il ministro della Giustizia aveva avuto il tempo di interloquire con gli altri vertici istituzionali e avrebbe avuto, anche all'esito di tali riunioni, il tempo per provvedere a dar corso alla richiesta di arresto provvisorio e di sequestro, ove avesse voluto". Lo scrive il tribunale dei ministri nella richiesta di autorizzazione a procedere sottolineando che "alla luce di tali considerazioni, il silenzio serbato dal ministro Nordio, che si è risolto di fatto in un rifiuto di dar corso alla richiesta di cooperazione, è da ritenere indebito".
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