TRUMP, IL BURATTINO DI PUTIN ALLA CASA BIANCA - ALL'INIZIO DEL SECONDO MANDATO DI "THE DONALD" È ANCORA PIÙ EVIDENTE CHE IL TYCOON SEMBRA ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DEL CREMLINO A WASHINGTON - SECONDO GLI ESPERTI DI GEOPOLITICA, "CON L'AMMINISTRAZIONE TRUMP, PUTIN STA OTTENENDO PIÙ DI QUANTO LUI E ALTRI EX UFFICIALI DEL KGB ABBIANO MAI SOGNATO. LO SMANTELLAMENTO DELL'ORDINE INTERNAZIONALE GUIDATO DAGLI STATI UNITI, È QUALCOSA PER CUI IL PRESIDENTE RUSSO HA LAVORATO PER TUTTA LA SUA CARRIERA..." (BASTA VEDERE LA POLITICA DI "APPEASEMENT" ADOTTATA DA TRUMP IN UCRAINA)

Traduzione dell'articolo di Mark Mazzetti per http://www.nytimes.com

VLADIMIR PUTIN E DONALD TRUMP AL G20 DI OSAKA, IN GIAPPONE, NEL 2019

All'inizio del 2017, le agenzie di intelligence americane hanno emesso un giudizio inequivocabile sul motivo per cui il presidente russo Vladimir V. Putin ha ordinato un vasto sforzo per sabotare le recenti elezioni presidenziali americane.

Putin voleva indebolire la fiducia che gli americani ripongono nelle loro elezioni e minare un “ordine mondiale liberale” guidato dagli Stati Uniti che i russi considerano una minaccia per la loro sicurezza. Per raggiungere questo obiettivo, secondo la valutazione, la Russia ha lavorato per aiutare Donald J. Trump a vincere le elezioni.

VLADIMIR PUTIN - DONALD TRUMP - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Otto anni dopo, il Presidente Trump si è seduto nello Studio Ovale per un incontro spavaldo con il Presidente ucraino Voldymyr Zelensky e ha espresso, ancora una volta, il suo giudizio su quel periodo. Non c'è stato alcun sabotaggio russo, ma solo una “falsa caccia alle streghe” di cui sia lui che Putin sono stati vittime.

“Lasciatemi dire che Putin ne ha passate tante con me”, ha detto.

La dichiarazione è stata un segnale. Il Presidente vede una causa comune con Putin, una fusione di interessi forgiata attraverso battaglie contro quelli che ritiene essere i suoi avversari comuni - tra cui i legislatori democratici, i leader europei e uno spettrale “Stato profondo” all'interno del governo degli Stati Uniti.

La relazione tra Trump e Putin è stata esaminata per anni da indagini governative americane, valutazioni dei servizi segreti stranieri e inchieste giornalistiche. Nel loro insieme, hanno portato alla luce prove a sostegno di una serie di teorie sull'affinità di Trump con un uomo forte russo che ha trascorso una carriera cercando di minare gli interessi americani.

putin trump

Non esiste ancora una spiegazione univoca e ordinata. Ma basandosi esclusivamente sulle azioni pubbliche del Presidente Trump durante le prime sei settimane di ritorno in carica, il semplice fatto è che ha preso poche decisioni in materia di sicurezza nazionale o di politica estera che non siano state accolte con favore dal Cremlino, rendendo la sua posizione nei confronti del Presidente Putin più importante che mai.

Questo è un mondo capovolto per Susan Miller, l'ex capo del controspionaggio della C.I.A., che ha guidato la valutazione dell'intelligence dell'agenzia del 2017 sulle interferenze elettorali russe.

VLADIMIR PUTIN E DONALD TRUMP - IL PEGGIOR INCUBO PER L EUROPA- PRIMA PAGINA THE ECONOMIST

Venerdì ha iniziato la giornata con un post sui social media in cui minacciava sanzioni economiche contro la Russia per quello che, a suo dire, era il “martellamento” che l'esercito russo stava compiendo in Ucraina. Nello Studio Ovale, tuttavia, qualche ora dopo è sembrato difendere Putin, affermando che la Russia “sta bombardando l'Ucraina” è in realtà un segno che la Russia vuole porre fine alla guerra. Ha criticato l'Ucraina per non essere, a suo avviso, altrettanto motivata a porre fine al conflitto.

“Cosa sta ottenendo Putin? Sta ottenendo più di quanto lui e altri ex ufficiali del KGB abbiano mai sognato”, ha detto Calder Walton della Kennedy School of Government di Harvard, che ha scritto un libro sulla storia dello spionaggio tra Russia e Stati Uniti.

“Questo è lo smantellamento sotto i nostri occhi dell'ordine internazionale guidato dagli Stati Uniti, qualcosa per cui Putin ha lavorato per tutta la sua carriera”, ha detto.

Quanto piace tutto questo ai funzionari russi? Basta chiedere a loro.

DONALD TRUMP FANTOCCIO DI PUTIN - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Dmitry Peskov, portavoce di lunga data del Cremlino, è intervenuto alla televisione di Stato due giorni dopo lo scontro nello Studio Ovale con Zelensky e ha elogiato le decisioni dell'amministrazione Trump da quando è salita al potere. Il nuovo programma della Casa Bianca, ha detto, “è in gran parte allineato con la nostra visione”.

Lo stesso giorno, Sergey V. Lavrov, ministro degli Esteri di Putin, ha presentato ai russi una visione della storia mondiale completamente diversa da quella che i funzionari del Cremlino hanno insegnato per decenni. Lavrov ha affermato che sono state le nazioni europee, e non gli Stati Uniti, a essere responsabili di molte delle grandi tragedie della storia, citando le Crociate, le guerre napoleoniche, la Prima Guerra Mondiale e l'ascesa di Hitler. “Se guardiamo alla storia in retrospettiva”, ha detto, ‘gli americani non hanno svolto alcun ruolo di istigazione, tanto meno di incitamento’.

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