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TRUMP, UN PAZZARIELLO ISTERICO: HA MINACCIATO DAZI AL 50% PER L’UE, DAL PRIMO GIUGNO, PERCHÉ IRRITATO DALLA “LENTEZZA” CON CUI BRUXELLES STA GESTENDO LE TRATTATIVE – IL TYCOON, ABITUATO A RAGIONARE PER TWEET E SPARATE, NON SOPPORTA L'APPROCCIO DEI 27 MOSTRATO IN QUESTI GIORNI: UNA CAUTELA CHE NON È PIACIUTA AI CONSIGLIERI ECONOMICI DELLA CASA BIANCA, IMPAZIENTI DI AVERE RISPOSTE SU VARI DOSSIER COME QUELLI RIGUARDANTI L'IVA, I SERVIZI STREAMING, LE NORMATIVE DELL'AUTOMOTIVE, LE SANZIONI PER LE AZIENDE AMERICANE DECISE NEI CASI DI ANTITRUST E L'APPLICAZIONE DI TARIFFE ALLE AZIENDE CINESI NEL VECCHIO CONTINENTE…
Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli per “la Stampa”
È un cocktail a base di frustrazione e irritazione quello che ha portato Donald Trump a minacciare dazi per l'Unione europea al 50% a partire dal primo giugno. Uno scatto in avanti dovuto al fatto che, per gli americani, Bruxelles avanza troppo lentamente nelle trattative.
Stando alla ricostruzione del Wall Street Journal, che cita fonti vicine ai negoziati, l'entourage del presidente statunitense non avrebbe nascosto la sua irritazione ai funzionari europei, lamentandosi dell'approccio dei 27 mostrato in questi giorni, troppo eterogeneo e incapace di dare risposte concrete alle richieste statunitensi.
VIGNETTA ELLEKAPPA - TRUMP JD VANCE E L EUROPA
Una cautela che non è piaciuta ai consiglieri economici di Trump, impazienti di avere risposte su vari dossier come quelli riguardanti l'Iva, i servizi streaming, le normative dell'automotive e le sanzioni per le aziende americane decise nei casi di antitrust. Ma soprattutto, dalla controparte europea non è arrivata nessuna risposta sull'applicazione di tariffe alle aziende cinesi nel Vecchio continente. Troppi tentennamenti per il capo della Casa Bianca, che come al solito ha scelto la via dell'intimidazione senza nemmeno aspettare la fine della tregua fissata al 9 luglio.
Per questo, stando a Bloomberg, il segretario di Stato Scott Bessent ha evocato la possibilità di arrivare nelle prossime due settimane a nuovi accordi commerciali con Paesi asiatici ma non con l'Ue, che «rappresenta un'eccezione». Diversi approcci, ma anche diverse visioni. Quella di Trump disegna l'Europa come un problema per gli Usa: «Siamo stati derubati per anni, anche a livello di Nato. Ma ora non accadrà più», […]
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