DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Gemma Gaetani per “Libero quotidiano”
Da quando, la scorsa estate, è sceso in politica, il mondo si è spaccato. Metà vede in lui pragmaticità profondamente attraccata alla realtà e amore per una società in ordine ed efficiente, per l' altra metà è «il Male» e nient' altro. Anti-trumpiani sandersiani, certo più ginnici di Bernie, vanno a picchiare i trumpiani ai comizi. Molti minacciano di lasciare gli Usa se Donald diventasse il candidato repubblicano alle Presidenziali per poi vincerle pure.
Nemmeno dovesse partecipare a Mister Universo anziché alle Presidenziali, il web esplode di foto caricaturali incentrate suoi suoi capelli o di dichiarazioni di schifo, di vip come di persone normali. Un' artista, tale Sarah Levy, si è presa la briga di realizzarne un ritratto denigratorio utilizzando un tampax intriso del suo sangue mestruale. Si intitola Bloody Trump, ne smercia scannerizzazioni su eBay e l' originale è ancora in vendita sul suo sito. Dunque, è invenduto: ci crediamo.
Abbiamo cercato di capire chi è Trump dall' unico che forse ne sa davvero qualcosa, ovvero egli stesso. Donald ha pubblicato, tra gli altri, Pensa in grande e manda tutti al diavolo (2007) e I campioni non si arrendono mai. Un' educazione informale nel business e nella vita (2009). L' idea di entrare in politica era di là da venire (ne iniziò a parlare nel 2010). La lettura conferma la concretezza estrema di questa figura, ma demolisce completamente l' icona di nazi-capitalista, sessista eccetera che lo storytelling politico gli proietta addosso da mesi.
Donald è un tradizionalista per cui la forza del maschio si esprime a tutela della donna: «Anche se viviamo in eleganti case dei quartieri residenziali suburbani, la nostra mente e le nostre emozioni sono ancora primordiali. All' epoca delle caverne le donne chiedevano protezione agli uomini più forti. Non potevano affidarsi a un derelitto che non aveva i mezzi per dare loro un tetto, proteggerle e nutrirle insieme ai loro figli.
I maschi di successo mostravano la propria abilità con un atteggiamento vincente. Non avevano paura di pensare con la propria testa e di decidere autonomamente. Quel tipo di atteggiamento era, ed è ancora, associato al profilo degli uomini che le donne trovano attraenti. Non sarà politicamente corretto, ma non importa. È puro buonsenso, ed è vero. E lo sarà sempre».
donald trump dichiara vittoria nella sua tenuta di mar a lago di palm beach in florida
Le donne si amano, ma non si nominano per vantarsi di averle possedute: «Geraldo Rivera è un mio amico, ma ha fatto una cosa tremenda, secondo me, ed è il primo ad ammettere che si è trattato di un errore. Ha scritto un libro citando per nome tante delle celebri donne con cui è andato a letto. Io non l' avrei mai fatto, ho troppo rispetto per il gentil sesso».
L' ambizione non deve essere modesta, se no che ambizione è? «Tutti i grandi atleti e tutti i grandi miliardari puntano sempre all' oro, non al bronzo». Donald sa che il mondo è una giungla e che quello degli affari ne è la zona più feroce: «Dovete uscire dal mondo fantastico e ideale di cui si parla nelle riviste e che si vede in tv. Non è così bello come lo fanno apparire. Non tutti sono tagliati per questo ambiente. Dovete far i conti con una pressione fortissima. Cercheranno di fregarvi e di farvi del male per il solo gusto di farlo. Nessuno vi darà una mano. Siete completamente soli. Dovete riuscire a piegarvi senza spezzarvi.
La finanza e il business sono acque in cui si aggirano squali famelici a caccia di novellini da sbranare. In questo gioco al massacro, la conoscenza è la chiave. L' analfabetismo finanziario è un problema enorme. La gente finisce in certe situazioni perché non si documenta».
Sull' amore Donald presenta una lucidità degna di Borges (che nei Nove saggi danteschi scrisse: «Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile»): «Il matrimonio è un contratto diverso da tutti gli altri. Vi sposate per amore. Ma la firma che apponete sul certificato di matrimonio sancisce diritti, doveri e interessi. È un contratto vincolante che non c' entra niente con l' amore.
Se l' amore finisce, vi restano soltanto un ex coniuge rancoroso e il certificato di matrimonio. Non c' è nulla di peggio di un ex marito o di una ex moglie con il dente avvelenato, e nessun accordo prematrimoniale su come dividere la proprietà comune.
Questa situazione sfocia normalmente in una guerra all' ultimo sangue, molto peggiore di qualunque causa d' affari, e rischia di distruggervi sia finanziariamente sia psicologicamente. Stipulate sempre un accordo prematrimoniale».
Non ha nemmeno considerato l' ipotesi del fingere amore, ma solo quella dell' amore che finisce, eppure gli danno del cinico. Sull' accusa di essere un privilegiato figlio di papà: «Molti pensano che abbia iniziato con una grossa somma, lasciatami da mio padre. La verità è che, quando ho esordito negli affari, ero praticamente in mutande. Mio padre non mi aveva lasciato molti soldi, ma mi aveva dato una buona istruzione e una formula semplice per arricchirmi: lavora sodo facendo ciò che ti piace».
Sul suo presunto razzismo: «Dovremmo essere consapevoli della nostra cultura e di altre culture, della nostra storia e della loro storia». Dipinto come un egotico, in verità odia gli egotici: «Chi ha un ego eccessivamente sviluppato tenderà ad avere una personalità dittatoriale. Come in tutte le cose, bisogna mantenere il giusto equilibrio».
Su Bill e Hillary Clinton: «Lui è abituato a pensare in grande, come sua moglie Hillary che è una persona fantastica. Ecco perché ha vinto le elezioni. Bill Clinton è un uomo pieno di coraggio». I suoi consigli per acquisire più autostima sono rivolti anche ai gay, eppure gli danno dell' omofobo: «Credete in voi stessi e mostratelo nel vostro atteggiamento; e se siete gay non cambia niente: è tutta questione di atteggiamento».
donald trump nel 1987appartamento trump 3appartamento trump 2donald trump
Parafrasando il Gaber di «Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me», è il caso di non temere Trump in sé, ma il Trump che è negli occhi di molti e che, semplicemente, non esiste.
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