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TRUMP E ZELENSKY TRATTANO. PUTIN SI VUOLE PAPPARE TUTTA L'UCRAINA - LA RUSSIA HA CONCENTRATO OLTRE 700 MILA SOLDATI (CIOÈ CARNE DA CANNONE) PER EFFETTUARE UN POTENTE ATTACCO PER AVANZARE IL PIÙ POSSIBILE - LE TRUPPE UCRAINE RESISTONO: HANNO RESPINTO I RUSSI DA KUPYANSK E HANNO PRESO IL CONTROLLO DI QUASI IL 90% DEL TERRITORIO DELLA CITTÀ - LA RABBIA DEI SOLDATI UCRAINI: "NON SI VEDE PERCHÉ DOVREMMO CEDERE TERRITORI AI RUSSI CHE NON RIESCONO A PRENDERSELI COMBATTENDO. MA LA GUERRA NON È PER TUTTI. C’È CHI SE NE STA AL CALDO A KIEV..."

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KIEV, 'MOSCA HA CONCENTRATO 710.000 MILA MILITARI PER OFFENSIVA'

Putin Trump

(ANSA) - La Russia ha aumentato la concentrazione delle sue truppe a circa 710.000 unità per condurre un'operazione offensiva contro l'Ucraina. Lo ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, durante la sua partecipazione alla 32ma riunione del Gruppo di contatto sulla difesa dell'Ucraina nel formato Rammstein, come riporta Rbc-Ukraine.

 

"Nonostante le perdite significative, l'esercito russo non sta abbandonando la sua offensiva, sebbene non abbia ottenuto significativi successi operativi", ha affermato Syrsky, riferendosi in particolare alla battaglia intorno a Pokrovsk.

esercitazioni militari per adolescenti nei campi russi - Warrior Center for Military and Patriotic Education

 

KIEV, RESPINTI I RUSSI A KUPYANSK, CONTROLLIAMO IL 90% DELLA CITTÀ

(ANSA) - Le truppe ucraine hanno respinto i russi da Kupyansk e hanno preso il controllo di quasi il 90% del territorio della città. Lo ha annunciato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, come riporta Rbc.

 

NELLA FORTEZZA DONETSK AL CUORE DELLE TRATTATIVE «NOI NON CEDEREMO»

Estratto dell'articolo di Marta Serafini per il "Corriere della Sera"

 

In una lettera del 1921 ai compagni, Lev Trockij descriveva il Donbass come un luogo «tossico». Avanti veloce sino a oggi, entrare nella regione di Donetsk significa varcare la soglia di una delle zone più depresse e intrise di sangue, ma soprattutto vuol dire muoversi nell’epicentro di una delle trattative più complesse della nostra epoca, dopo quattro anni di un conflitto che è il più grande mai vissuto dall’Europa dal 1945 a oggi.

vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad

 

Nelle stesse ore in cui passiamo il confine con la vicina Dnipropetrovsk, i colloqui a Berlino sono ancora in corso. Pochi chilometri prima, a Pavlohrad, nuovo hub dell’esercito ucraino, una nuvola di fumo nero e grigio si alza sul ciglio della strada. Un drone di Mosca ha appena centrato un deposito di armi che sta esplodendo. 

 

[...] Pokrovsk, al centro di una feroce battaglia che nelle ultime settimane si è intensificata. «Proprio oggi abbiamo sbaragliato i russi che cercavano di entrare a Novopavlikva (la periferia meridionale della città, ndr ).

vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad

 

Resistiamo, ma se ci venisse dato l’ordine di ritirarci lo faremmo, non vogliamo morire per difendere delle macerie», spiega «Condor», comandante della divisione droni della 59esima brigata. Volodymyr, soldato della brigata Spartan della Guardia nazionale, si sposta a bordo di un quad tra un posto di blocco e uno dei pochi benzinai ancora aperti.

 

Ha la faccia da ragazzino. Si ferma per una pausa sigaretta: «Noi continuiamo a resistere, non si vede perché dovremmo cedere territori ai russi che non riescono a prenderseli combattendo. Ma la guerra non è per tutti. C’è chi se ne sta al caldo a Kiev e a Odessa e chi sta al potere dovrebbe ricordarselo. Ma sembrano tutti distratti». [...]

xi jinping putin kim jong-un e donald trump - vignetta by ellekappa

 

Le fortificazioni verso ovest sono raddoppiate rispetto all’estate, segno che a Kiev si aspettano nuovi assalti. Le strade sono lunghe distese di ghiaccio coperte da reti da pesca, nelle quali rimangono spesso intrappolati i cani randagi. Carcasse di fagiani e pezzi di Fpv restano a penzoloni mentre mezzi blindati coperti da spesse reti di metallo e sormontati da strane antenne sfrecciano a gran velocità. Solo così si evita la morte che arriva dal cielo nel Donetsk.

 

La regione è depressa, le fabbriche per la maggior parte hanno chiuso. Davanti a una miniera colpita da un missile, si disperano due operaie mentre aspettano invano l’autobus e la temperatura scende in picchiata a -5°. «Venivamo qui a lavorare, ora veniamo per pulire i detriti e i vetri rotti, che senso ha?».

 

vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad

Città (quasi) fantasma Più a nord, nel cuore della cintura delle fortezze, a Kramatosk, Olga e Mikhailo si lamentano davanti all’ingresso della stazione, la stessa dove nei primi giorni di invasione sono morti a decine bombardati da Mosca mentre fuggivano. Il mese scorso l’amministrazione regionale ha deciso di fermare i treni per i civili. E ora per scappare a Kharkiv bisogna prendere il bus.

 

«Ma costa troppo», sospira la signora Olga che ha i denti tutti d’oro e a stento sa leggere. In città i soldati e i mezzi blindati sono ovunque, pronti all’assalto finale di Mosca. I soldati si fermano a mangiare da Celentano pizza, che non ha chiuso nemmeno un giorno in tutta la guerra. Meno attivo sembra invece il sindaco che spiega come ogni domanda, anche la più semplice — volevamo sapere quanti civili fossero rimasti in città —, d’ora in avanti vada rivolta all’amministrazione militare che però non risponde.

 

putin trump

Aspetta il suo destino Kramatorsk, l’ultima città del Donetsk dove ancora si sentivano le risa dei bambini per strada. E che si prepara alla battaglia mentre proprio lì al benzinaio un drone ha ucciso due colleghi ucraini il mese scorso.

 

Più deserta è Sloviansk. Meno i civili e meno i militari in giro. Al mercato, una coppia di pensionati sta comprando da mangiare, qualche patata e le barbabietole per il gulasch. «Non abbiamo elettricità e riscaldamento da settimane, mentre Zelensky si compra ville e appartamenti all’estero», si lamenta Gheorghy mentre la moglie lo tira via per la giacca. «Basta dire queste sciocchezze che senti in tv», lo sgrida.

vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad

 

È il sentimento filorusso che dilaga sottotraccia. Del resto chi è rimasto non sa bene cosa augurarsi. «Hanno paura di andarsene, hanno paura di restare. Io posso offrire loro solo la preghiera», sintetizza padre Yuri. «Anche perché gli uomini possono fare pure gli accordi, ma poi è Dio a decidere» [...]

donald trump volodymyr zelensky alla casa biancatrump zelensky casa bianca

le torture dei militari russi sugli ucraini 3vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad