
DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E…
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Niente. Nonostante sia stata annunciata da tempo, la nomina di Simone Turbolente a direttore delle relazioni esterne di Acea proprio non arriva. E non certo perché l'inarrestabile Ale-danno non stia continuando a spingere la carretta per il suo portavoce e capo ufficio stampa (a soli 200mila euro l'anno) o perché il presidente del Cda dell'utility Giancarlo Cremonesi si sia rimangiato la promessa fatta al sindaco capitolino.
E' vero, però, che qualche dubbio deve essergli venuto. Soprattutto dopo aver spulciato il curriculum piuttosto scarso del trentaquattrenne Turbolente e dopo l'indagine interna scattata in Acea proprio sulle sponsorizzazioni. Eh sì, perché il budget che gestisce il responsabile delle relazioni esterne è davvero stellare e viste le "turbolenze" degli ultimi mesi potrebbe essere un problema affidarlo a qualcuno che in molti - anche all'interno del Cda della multiservizi romana - definiscono "non idoneo".
Ecco perché, forse, si è deciso di incaricare formalmente una società esterna di head unter sottoponendogli tre diversi candidati tra cui il prescelto di Ale-danno. Il risultato delle "interviste" che si sono tenute qualche giorno fa è stato disastroso. Soprattutto per Turbolente che è stato bollato dai cacciatori di teste con un implacabile "inadeguato". E se chiedesse consiglio al prode Renzo Bossi? Dopo tre bocciature, è vero. Ma alla fine il Trota ce l'ha fatta a passare l'esame di maturità .
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