DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…
Francesco Grignetti, Francesco Malfetano per "la Stampa" - Estratti
matteo salvini giulia bongiorno - assoluzione processo open arms - foto lapresse
«Tutto quello che direte finirà agli atti». Da almeno quarantott'ore Giulia Bongiorno non smette di ripeterlo a Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. Non che un ex magistrato e un prefetto ne abbiano bisogno ma, c'è da giurarci, l'avvocato incaricato di difendere il membri del governo coinvolti nel caso Almasri lo farà fino all'ultimo minuto. L'eco della sua voce rimbalza tra via Arenula e il Viminale, palesando come quella di oggi in Aula rischi di assomigliare più ad una deposizione che a una "semplice" informativa.
Il gong suonerà attorno a mezzogiorno a Montecitorio, poi di nuovo alle 15.30 al Senato. Accanto a Nordio e Piantedosi la squadra di governo si presenterà compatta. L'invito a disdire appuntamenti non essenziali è arrivato da Giorgia Meloni, convinta che la battaglia odierna vada combattuta sui segnali comunicativi oltre che sul contenuto. Già, la premier. Le opposizioni continuano a chiamarla in Aula, al punto che ieri ha fatto capolino la suggestione di una sua presenza da spettatrice. Ipotesi però subito smentita, perché finirebbe solo con «l'inasprire il dibattito». E non ce n'è bisogno.
ALFREDO MANTOVANO. - GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE
Il clima, già caldo, ieri si è fatto rovente quando – all'interno della blindatissima capigruppo che ha definito i dettagli logistici dell'appuntamento – la maggioranza si è opposta alla trasmissione televisiva dell'informativa alla Camera.
O meglio, in base alle ricostruzioni che ben delineano la tensione tra gli alleati, il presidente dei deputati di FI Paolo Barelli ha espresso la propria contrarietà scatenando la reazione furibonda dell'opposizione. E pure degli alleati. «Una mossa senza senso» si sfilano un po' furbescamente da FdI tacciando l'azzurro di sabotaggio assieme alla Lega. Più probabilmente un tentativo maldestro, archiviato da un Barelli colpevole solo di essere più realista del re. Tant'è che alla fine la diretta, da entrambe le Aule, si farà. L'episodio ha però accidentato il terreno su cui dovranno muoversi Nordio e Piantedosi.
Per poco meno di mezz'ora a testa, i due ricostruiranno la vicenda della restituzione a Tripoli del generale Osama Njeem Almasri, il capo della polizia giudiziaria libica arrestato in Italia e poi scarcerato nonostante pendesse su di lui un mandato di cattura della Corte penale internazionale (Cpi). Una vicenda piena di incongruenze su cui i ministri proveranno a non inciampare grazie alla preparazione a cui li ha sottoposti Bongiorno. Piantedosi rivendicando nuovamente la scelta di espellere il 45enne per ragioni di sicurezza. Il Guardasigilli facendo luce sulle ore convulse in cui si diceva intento a valutare se confermare o no l'arresto del libico, proprio mentre la procedura per farlo espatriare era già stata attivata dal governo.
Un buco di evidente matrice politica su cui oggi potrebbero essere applicate diverse toppe. In primis quella della documentazione incompleta, soprascritta e poco comprensibile con cui la Cpi avrebbe comunicato il cambiamento di status di Almasri, dal rischio attenuato durante i suoi passaggi in altri 4 Paesi del Vecchio Continente a quello "rosso", scattato non appena il nordafricano è arrivato in Italia e indicatore della necessità di arrestarlo. Non è escluso che parte della colpa possa essere scaricata sull'ambasciata italiana all'Aja, rea di non aver trasmesso immediatamente il plico a causa dell'errore materiale di un funzionario.
Difficile prevedere come finirà. Decine di parlamentari dell'opposizione sono iscritti a parlare e ognuno lo farà per 10 minuti. Ad ora la sola certezza è che Nordio e Piantedosi saranno sottoposti al fuoco di fila di dubbi, accuse e chiarimenti che da giorni agitano il Parlamento.
Meloni, con i suoi, ostenta calma.
«L'opposizione fa l'opposizione» si limita a valutare.
IL SUPPLIZIO DI SANTA MELONI - VIGNETTA BY NATANGELO - IL FATTO QUOTIDIANOGIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLOLA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPALA LIBERAZIONE DI ALMASRI VISTA DA ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPALA LIBERAZIONE DI ALMASRI - VIGNETTA BY VAURO Almasri Osama Najeen.
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