“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Estratto dell’articolo di Federico Capurso e Francesco Malfetano per “La Stampa”
giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse
Si rende probabilmente conto, Giorgia Meloni, che tra le mani inizia ad avere troppe questioni di peso aperte. E l'apprensione aumenta se pensa a quei dossier sui quali il Quirinale ha posato lo sguardo: il ddl Sicurezza e l'elezione dei quattro giudici mancanti della Corte costituzionale.
[…]
La questione più pressante riguarda l'elezione dei giudici della Consulta. FdI ha il suo candidato, Francesco Saverio Marini, il consigliere giuridico della premier a Palazzo Chigi, mentre il Pd l'accademico dei Lincei, Massimo Luciani. Per la prima volta, anche Tajani mette sul tavolo il nome scelto da Forza Italia, premurandosi poi con gli alleati di mantenere il massimo riserbo. Tra le indiscrezioni serali, continua a circolare il nome di Valeria Mastroiacovo, tributarista e segretaria dell'Unione giuristi cattolici italiani.
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
Manca solo il quarto giudice, che negli accordi con le opposizioni deve essere un indipendente, non ascrivibile a nessuna forza politica. E qui il gioco si impantana. La rosa di tre nomi proposta dal Pd viene rispedita al mittente da Palazzo Chigi: chi non ha i requisiti, chi è troppo schierato.
Alla fine Meloni […] è costretta a congelare la partita. Annullata la seduta in Parlamento di questa mattina e rimandata di una settimana, al 30 gennaio. Un buco nell'acqua di cui centrodestra e centrosinistra si accusano vicendevolmente.
Anche il ddl Sicurezza avrà bisogno di tempo. La Lega chiedeva di fare in fretta e approvarlo definitivamente in Senato, senza apportare le correzioni chieste dal Quirinale. Per Meloni è impossibile: «Il testo va modificato».
matteo salvini - foto lapresse
Piuttosto, si supereranno le lentezze della commissione, ingolfata dagli emendamenti, e si andrà direttamente in Aula senza mandato al relatore. Una strategia, questa, per poter usufruire di alcune scorciatoie, come la "tagliola", che il regolamento del Senato mette a disposizione della maggioranza per aggirare l'ostruzionismo.
Sparirà la norma sul carcere per le madri con figli minori di un anno, così come quella che trasforma in reato la protesta non violenta dei detenuti. I migranti poi potranno avere una sim per il cellulare senza dover mostrare un permesso di soggiorno, basterà un documento.
Tutto quello che Salvini non vuole. Anzi, fosse per lui, il testo verrebbe inasprito. E ci proverà, fa sapere ai suoi alleati. Ecco allora la prima doccia fredda di Meloni: la Lega potrà presentare tutti gli emendamenti che vuole, ma se non saranno previsti dall'accordo di maggioranza, non verranno approvati.
LO CHIAMAVANO TRENITA - MEME SU MATTEO SALVINI E I TRENI
Salvini ingoia malvolentieri la decisione della premier e rilancia sul terzo mandato per i governatori: «Per noi è importante». Quasi un atto dovuto, visto il pressing che arriva dai governatori leghisti del Nord, ma il leader del Carroccio non riesce ad aprire una breccia. «Non se ne parla», gli rispondono, in estrema sintesi, Meloni e Tajani.
Sembra quasi una recita alla sua milionesima rappresentazione: Salvini pone il problema del terzo mandato, gli alleati alzano un muro. Il segretario della Lega può però mostrare tutto il suo risentimento per l'immagine offerta il giorno precedente alla Camera, quando durante la sua informativa sui ritardi dei treni, nonostante fosse sotto attacco delle opposizioni, ha trovato ai banchi del governo solo le sue truppe. Nessuno di FdI, né di FI. «Mi aspetto un sostegno maggiore», avrebbe fatto capire. [...]
GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI
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