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IN FONDO A SINISTRA (IL BARATRO) - IL PD FINGE DI ESSERE UNITO IN DIREZIONE E POI TUTTI TORNANO A MENARSI IL GIORNO DOPO. VELTRONI SI SVEGLIA E ATTACCA RENZI: ''SINISTRA MAI COSÌ IN BASSO, MA VUOI FERMARTI E CAPIRE COSA STA SUCCEDENDO''? LUI OFFRE DI SOSTENERE GENTILONI ALLA SEGRETERIA, MA ''SOLO CON LE PRIMARIE''. E IL PREMIER SENTE PUZZA DI TRAPPOLA. AL DUCETTO INTERESSA SOLO CONTROLLARE LE LISTE PER LE ELEZIONI ANTICIPATE - ZINGARETTI RADUNA A ROMA IL SUO MONDO

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1.VELTRONI, AFFONDO SU RENZI E LODI A GENTILONI «NO ALL' AVENTINO, SINISTRA MAI COSÌ IN BASSO»

Maria Teresa Meli per il ''Corriere della Sera''

 

Ormai è un copione fisso: il Pd evita di dividersi in Direzione e preferisce litigare il giorno dopo. E ieri, fedeli a questa tradizione, i dem se le sono date di santa ragione, dopo aver votato all' unanimità il «no» al governo Salvini e a quello Di Maio, facendo una concessione solo a un esecutivo di tregua, a patto che ci stiano anche i 5 Stelle.

Nell' agone, questa volta, è sceso addirittura un ex di rango come Walter Veltroni.

 

Intervistato da Lilli Gruber a «Otto e mezzo» il fondatore del Pd ha criticato Renzi, evocando, come vanno facendo in questi giorni tutti gli avversari del senatore di Scandicci, persino il rischio di una scissione: «Se Renzi prendesse una posizione di rottura si assumerebbe una bella responsabilità». Per la verità l' ex premier non ha intenzione alcuna, almeno in questa fase, di uscire dal Pd, ma i suoi detrattori insistono sull' argomento: «Sembra che in realtà se lo augurino», commenta ironico uno dei suoi fedelissimi.

 

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Tornando a Veltroni, l' affondo contro Renzi è durissimo: «La sinistra ha raggiunto il livello più basso della sua storia. Ha perso metà dei suoi elettori, un referendum molto importante, le amministrative, le politiche. Ma vuoi fermarti a capire che cosa sta succedendo?». Dopodiché Veltroni propone una gestione collegiale del partito con Letta e Gentiloni. Il premier, a suo giudizio, è una «grande risorsa del centrosinistra», che ha «bisogno» di «leadership inclusive». Ma, soprattutto, Veltroni si schiera con i «governisti» del Pd: «Se fosse dipeso da me sarei andato dal capo dello Stato e gli avrei detto "scegli una persona di qualità, un uomo come Raffaele Cantone, con il consenso di Pd-Leu-5 Stelle"».

 

È un' uscita, questa di Veltroni, che non ha stupito più di tanto il senatore di Scandicci. Quando qualcuno dei suoi, ieri, lo ha chiamato per chiedergli che ne pensasse, Renzi ha risposto: «Walter? Non mi sorprende. In fondo è la conferma del fatto che erano tutti d' accordo per fare il governo Di Maio». Chi invece si è sorpreso è stato Petruccioli che di Veltroni è stato grande amico: «Non mi aspettavo che Walter si ritrovasse sulle stesse posizioni di Emiliano». Stupito anche il renziano Parrini: «Non capisco come Veltroni possa essere arrivato a pensare che riformismo ed estremismo possano camminare insieme».

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E mentre si dibatte, Nicola Zingaretti scalda i motori, con un' iniziativa oggi a Roma, per candidarsi a segretario di un Pd che, come vorrebbe Veltroni, sia pronto ad allearsi con Leu e grillini.

 

2.RENZI: CON GENTILONI SE FA LE PRIMARIE

Estratto dall'articolo di Tommaso Ciriaco per ''la Repubblica''

 

Una cosa sembra ormai certa: i renziani licenzieranno il reggente Maurizio Martina. Il " come", però, resta il dilemma di queste ore. E si intreccia con una crisi di governo che sembra non finire mai. La soluzione più logica per gli equilibri del Nazareno risponde al nome di Paolo Gentiloni. Candidato premier del Pd. Federatore. Snodo unitario per un partito frantumato.

 

Già, ma i renziani? Matteo Renzi è disponibile a sostenere l' attuale capo del governo. Con uno schema che suona così: vuoi correre alle primarie per la segreteria, che si portano dietro per statuto la premiership? Noi ti sosteniamo, convintamente. Ma, appunto, affrontando una sfida nei gazebo.

RENZI E GENTILONI

 

Tutti sanno che il rapporto tra i due si è complicato da parecchi mesi. Gelo, dispetti, comunicazione ridotta al minimo. (...)

 

Eppure, Renzi sostiene di essere pronto sinceramente ad aiutare l' eventuale corsa di Gentiloni, anche se gli uomini del premier pensano che sia solo tattica. (...)

 

E se Gentiloni, come ha già lasciato intendere, dovesse declinare la corsa per la segreteria? Dire no alle primarie? Sfilarsi da quell' arena? A quel punto i renziani, e ovviamente il suo capo, proporrebbero un' alternativa. C' è chi dice Graziano Delrio, c' è chi spera - ed è l' ala dura del renzismo - direttamente " Matteo".

 

L' ex segretario glissa, giura di non coltivare ambizioni, ma ammette che in molti gli chiedono il bis. Al centro di tutto, ovviamente, c' è il controllo delle liste per eventuali elezioni politiche anticipate. Renzi vuole mantenere il potere di decidere sui futuri gruppi parlamentari. (...)

 

 

3.PD: ZINGARETTI,URGENTE CANTIERE NUOVO PER UNA NUOVA ALLEANZA

 (ANSA) - "E' urgente aprire un cantiere nuovo. Un cantiere per una nuova alleanza, fatto soprattutto di persone. Non ripopoliamo schemi del passato, schemi superati. L'unico modo per garantire l'autonomia culturale del nostro pensiero, anche rispetto ai cinquestelle e le destre, è vincere e costruire le condizioni per non perdere di nuovo". E' il "suggerimento" - così lo chiama - del governatore Pd del Lazio Nicola Zingaretti prima dell'evento da lui promosso alla ex Dogana di Roma, parlando della situazione a livello nazionale.

 

NICOLA ZINGARETTI RENZI

"Una cosa è certa: o si voterà fra qualche mese, un anno, un anno e mezzo, ma forse con questa legge elettorale o con qualche cosa di addirittura più maggioritario", ha osservato Zingaretti. "Siamo qui, quindi soprattutto per il Lazio, perché vogliamo ora rispettare gli impegni ma questa grande esperienza (di centrosinistra, ndr), che in controtendenza ha avuto un risultato, ci permettiamo di dire: non vogliamo che finisca qui - ha concluso Zingaretti -. Non ci perdiamo di vista e continuiamo a combattere e nei territori".