luca zaia matteo salvini

VENETO DI PASSIONI PER SALVINI – NON CI SONO SOLO LE EUROPEE: A GIUGNO SI VOTA IN 309 COMUNI DELLA REGIONE GOVERNATA DA ZAIA, E LA LIGA VENETA È TENTATA DI CORRERE DA SOLA, PER PESARSI E NON CEDERE A FRATELLI D’ITALIA – FORZA ITALIA (GRAZIE A TOSI) STA FACENDO RECLUTAMENTO TRA I LEGHISTI SCONTENTI DELLA SVOLTA MAL-DESTRA DEL “CAPITONE”, E ALLE EUROPEE IL CARROCCIO RISCHIA IL CAPITOMBOLO: L’UNICO CHE POTREBBE RISOLLEVARE LA SITUAZIONE È LUCA ZAIA…

Estratto dell’articolo di Francesco Gottardi per www.ilfoglio.it

 

zaia salvini

Che vinca il migliore. O magari il più longevo sulla piazza, si augura la Liga. Perché c’è poco da girarci attorno: oggi anche il profondo Veneto rischia di finire in pasto a Fratelli d’Italia. La base del Carroccio suona l’allarme da tempo. E alla fine se ne sono accorti anche i vertici, che per la prima volta aprono al derby nel centrodestra: senza rancore, cari meloniani, ma alle prossime elezioni comunali correremo da soli.

 

Tradotto […]: o si contesta il territorio all’alleato di governo, o ci si rassegna all’irrilevanza. Che per un partito memore del 50 per cento dei voti veneti alle ultime europee è quasi un fatto compiuto, visto che ormai raggiungere il 15 saprebbe di mezza impresa.

 

Fra i militanti, il via libera della segreteria Stefani è stato accolto con sollievo. Di fatto è un’autorizzazione a combattere. […] Nel frattempo molti delusi hanno cambiato casacca, direzione Forza Italia.

 

ALBERTO STEFANI

[…] in casa Liga si comincia a delineare il tutto per tutto lungo una direttrice: amministrative, europee, regionali. Contestualmente alla chiamata per Bruxelles, l’8 e 9 giugno si voterà infatti in 309 comuni veneti: il 55 per cento del totale, di cui 24 superiori ai 15mila abitanti più un capoluogo di provincia (Rovigo). Il Carroccio tiene in conto di vedere decimati i propri europarlamentari – degli attuali quattro ne resterà uno solo. Ma perdere anche l’entroterra vorrebbe dire resa incondizionata, con FdI che si ritroverebbe il tappeto rosso per rivendicare il candidato di bandiera per il dopo Zaia.

 

[…] A suonare la carica è Roberto Marcato, come sempre in prima linea: tornare alle origini, l’assessore-bulldog ha detto a più riprese anche al Foglio, altrimenti la Liga muore. E in questi giorni […] ha rilanciato: “Pistola alla tempia, metterei in campo tutti i migliori in termini di preferenze”.

 

LUCA ZAIA ROBERTO MARCATO

L’appello ha trovato sostenitori importanti, a partire dal segretario provinciale di Treviso Dimitri Coin. Il problema è che il migliore fra i migliori – 11.660 voti nel 2020, record nella storia democratica del Veneto – è proprio Marcato. E il suo partito non ha manifestato alcuna intenzione di ricandidarlo […]. “Anzi”, continua il diretto interessato. “Ho apprezzato invece la richiesta proveniente da Flavio Tosi e Forza Italia, così come da alcuni partiti di sinistra”. Più che uno sgarbo formale […] c’è una frattura valoriale profonda. “Personaggi come il generale Vannacci non c’entrano nulla con me e la mia storia”. La Lega scelga quale direzione prendere, dunque.

 

GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

Il grande nome che metterebbe d’accordo Venezia e Roma […] è il solito intramontabile Luca Zaia. Secondo il Gazzettino, si tratterebbe dell’unico profilo in grado di mettere in discussione la riconferma dell’eurodeputato uscente Paolo Borchia – più vannacciano che zaiano, dal fine vita in giù. E l’unico in grado di minacciare il monopolio nascente dei meloniani.

 

L’ipotesi sta prendendo largo nei corridoi del Carroccio, anche perché Zaia oltre all’appeal elettorale ne avrebbe uno di merito: prima di prendersi il Veneto era stato ministro dell’Agricoltura nel governo Berlusconi IV, esperienza che di questi tempi a trattori spianati tornerebbe utile in ogni sede. Resta da capire la volontà del Doge. […]

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