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Vittorio Sgarbi per “il Giornale”
Io posso ricordare molte cose perché ho visto l' avvento di Verdini in Parlamento, che per i primi due anni non è stato considerato e ricevuto da Berlusconi. Mi chiedeva (allora non cantava) di poterlo incontrare e conoscere, di presentarglielo. Aveva il divismo di chi chiede un selfie. È uomo da selfie. Usa il telefonino per fotografarsi vicino a uno importante. Prima era Berlusconi, adesso è Renzi.
La vera pornografia del Parlamento non sono il gesto di Barani e neanche le parolacce dei Cinquestelle: è passare dall' opposizione alla maggioranza senza ritegno. Un tempo neppure troppo lontano poteva esserci un trasformismo comprensibile. Follini è passato da vicepresidente di Berlusconi a esponente del Pd, ma in una logica di convinzioni che appartengono a chi sta al centro.
Poi arriva Alfano che, talmente privo di consapevolezza della direzione da prendere, costituisce Ncd, Nuovo Centro Destra. E sta a sinistra. Si chiamasse Nuovo Centro avrebbe senso, perché uno che si richiama alla destra e sta a sinistra è un po' disorientato, un po' schizofrenico.
Infine tocca ai Verdiniani (già calcolati da Renzi come una componente vitale del «suo» Pd), senza alcun interesse né per i propri elettori (in realtà di Berlusconi), né per i cittadini. Verranno chiaramente travolti, non saranno più eletti perché nessuno può rispecchiarsi in quel modello opportunistico. È il rovesciamento del Parlamento in mutamento, senza valori condivisi e principi ideali. Il metodo è questo: prendere quote di gente eletta da una parte e sostenere una politica che non è quella per cui sei stato eletto. Ancor peggio quando Alfano portò a Renzi la quota dei ministri già con Letta.
Come dire: io sto nel tuo governo se metti me, la De Girolamo, Lupi, la Lorenzin, Quagliariello negli stessi posti di prima. Il presidente del Consiglio sceglie i ministri, non li prende a scatola chiusa. Non c' è democrazia in un governo che ha un blocco di parlamentari che danno i propri voti per avere quei posti: si chiama voto di scambio.
VERDINI E COSENTINO
angelino alfano danila subranni
renzi verdini
È tecnicamente un crimine come ai tempi di Tangentopoli. È una cosa gravissima. Questo è pornografia. Questo doveva sanzionare il presidente del Senato Grasso, e non i comportamenti di Barani che, peraltro, ha dato il peggio non con il gesto osceno ma nella scelta di andare dalla parte di chi aveva massacrato la sua storia politica. Si è inverdinito. Craxi si rivolta nella tomba. Traditore.
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