jessica faoro killer

LA VERSIONE DI MUGHINI - ''MASSACRATA LA BELLA E VULNERABILISSIMA 19ENNE, NON C’È NESSUN PISTOLERO CHE VOGLIA COLPIRE L’ITALIANISSIMA MONNEZZA D’UOMO CHE L’HA PUGNALATA E POI HA PROVATO A SQUARTARLA? NO, OVVIAMENTE - LA SOLA MORALE È CHE NON È VERO CHE SIAMO TUTTI ‘LIBERI E EGUALI’, MA...''

LA MORTE DI JESSICA VALENTINA FAORO - ALESSANDRO GARLASCHI

Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

 

Caro Dago, in occasione del massacro di una bella e vulnerabilissima diciannovenne – Valentina Faoro, una che sembra la sorellina della ragazza maciullata a Macerata – chi accorrerà a sventolare i suoi osceni drappi politicanti? Questa volta l’assassino è italiano, italianissimo, solo che è una monnezza di uomo. S’è trovato a portata di mano quella ragazza senza pace e senza sosta e “ci ha provato”.

 

Repellente fisicamente come sembra, quella lo ha respinto. Lui ha contraccambiato a colpi di pugnale, perché questa era l’unica moneta di cui fosse capace. Poi ha tentato di squartarla, come i due nigeriani di Macerata. Non ce l’ha fatta. Adesso è in cella. Una morale che metta in moto qualche monnezza di pistolero, com’è avvenuto a Macerata e ha suscitato l’entusiasmo dei frequentatori di Fecciabook? Nessuna, ovviamente.

JESSICA VALENTINA FAORO

 

La sola morale è che non è vero affatto che siamo tutti “liberi e eguali”, come asseverano i retori di quell’altra sponda politica. Siamo tutti chi più e chi meno prigionieri delle nostre debolezze, delle nostre inattitudini a vivere, della nostra incapacità a reggere la sconfitta e talvolta lo smacco.

 

La ragazza Valentina era come predestinata, e credo ci volesse un battaglione delle forze speciali a proteggerla. Era predestinata la bellissima ragazza di Macerata, e poco prima di essere massacrata aveva dato la sua giovinezza e la sua bellezza a un uomo per 50 euro, quanto io ho pagato su Amazon il libro La terreur sous Lénine di Roger Beynac che sto leggendo. Non siamo “liberi e eguali”.

Jessica Valentina Faoro

 

Siamo essere umani, ognuno a suo modo sull’orlo dell’abisso. Basta saperlo e non pontificare e non agitare drappi da straccioni per averne qualche voto. Dio, quelle due povere ragazze che è come se fossero le mie sorelle.

 

 

Giampiero Mughini

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