RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Filippo Santelli per www.repubblica.it
Una promozione e una retrocessione: per la famiglia Kim, la stirpe semidivina che guida la Corea del Nord, la sesta giornata del Congresso del Partito dei lavoratori si è conclusa con un bilancio in chiaroscuro. Ad incassare la promozione, o meglio la auto promozione, è stato il leader supremo Kim Jong-un, 37 anni, nominato anche segretario generale del Partito, come già furono il padre e il nonno.
Ad essere retrocessa invece è stata la sorella minore Kim Yo-jong, 33 anni, il cui ruolo di membro a rotazione del Politburo, il massimo organo decisionale del Partito, non è stato riconfermato. E se l’ulteriore ascesa di Kim Jong-un nella sostanza cambia poco, se non aggiungere un titolo onorifico in più a un dittatore già dotato di pieni poteri, la discesa di Kim Yo-jong, che l’intelligence sudcoreana aveva descritto come la numero due di fatto del regime, è una decisione per certi aspetti inattesa, che ha catturato l’attenzione degli osservatori.
kim jong un con la sorella kim yo jong
Diciamolo subito: come sempre interpretare questi movimenti al vertice della Corea del Nord è un esercizio altamente speculativo, che dà origine a ipotesi addirittura opposte tra loro. A parte l’intoccabile leader, spesso il personale che lo circonda, parenti compresi, alterna periodi di ascesa e improvvise cadute in disgrazia, seguiti da altrettanto subitanee risalite. Un meccanismo che tra le altre cose serve ad evitare che si creino centri alternativi di potere.
Di certo negli ultimi tre anni, dal grande disgelo nucleare in poi, Kim Yo-jong è emersa come una figura chiave a Pyongyang, a metà tra una segretaria, un capo dello staff e una consigliera del fratello. Prima si è esibita come colomba della diplomazia, aprendo la fase del dialogo con la Corea del Sud, di recente, dopo lo stallo dei negoziati, si è trasformata in tonante castigatrice di Seul, attaccando i vicini dalle colonne della stampa di regime proprio mentre Pyongyang faceva saltare in aria l’ufficio di collegamento al confine.
congresso del partito comunista in corea del nord
Nel frattempo, oltre al ruolo di numero due della propaganda, per lei era arrivata anche la nomina tra i membri a rotazione del Politburo. Di recente era scomparsa per alcune settimane, per pio riapparire più combattiva che mai, sempre attaccando Seul, tanto che qualche osservatore ipotizzava che durante questo raro Congresso, appena il terzo degli ultimi 40 anni, Kim Yo-jong potesse essere promossa tra i membri permanenti del Politburo.
kim yo jong cammina davanti al fratello e al presidente sud coreano moon jae in
Invece ecco la retrocessione. E qui iniziano le interpretazioni. Per qualcuno questa mossa significa che la sorella minore in realtà non è mai stata la numero due, come sosteneva l’intelligence di Seul. Per altri che paga gli scarsi risultati della politica di apertura internazionale e l’eccessiva visibilità ottenuta negli ultimi anni. Altri dicono che non bisogna dare troppo peso ai titoli nel Partito: il suo ruolo di consigliera informale, ma potentissima, del dittatore resta intatto, come dimostra il fatto che al Congresso la sedia fosse tra le più centrali, pochi metri dietro quella del fratello. Altri ancora sostengono addirittura l’uscita dal Politburo sia un segnale di forza, perché la Kim minore non avrebbe più bisogno di ruoli ufficiali per veder riconosciuta la propria autorità.
È possibile (ma non sicuro!) che nelle prossime settimane si capisca qualcosa di più. Per ora si può solo dire che il suo essere scesa di grado non significa che sia stata purgata. Nel frattempo il grande Congresso del Partito, iniziato una settimana fa, prosegue. Dopo un primo discorso in cui ha fatto autocritica per il disastro dell’economia nazionale, reduce da un anno tragico, in quelli successivi Kim ha usato il palco per annunciare un nuovo piano di sviluppo, senza molti dettagli, ma anche nuovi armamenti. Altro non è che una riproposizione della doppia priorità da sempre al centro delle sue politiche: cannoni e burro. Ma mentre l’obiettivo nucleare è già raggiunto, quello economico è clamorosamente fallito e, in assenza di svolte sul piano dei negoziati nucleari e delle sanzioni, è difficile capire come Pyongyang possa pensare di rilanciarsi.
kim yo jong con il presidente sudcoreano moon jae inkim yo jongfoto fake del cadavere di kim jong unkim jong unkim jong un presiede il politburo nord coreano 2KIM JONG UN CORONAVIRUSKIM JONG UN CORONAVIRUSkim jong un presiede il politburo nord coreano kim jong un presiede il politburo nord coreano 1kim jong un presiede il politburo nord coreano 3kim yo jongkim jong un alla riunione del politburo con sigaretta in manokim jong un al congresso del partito comunista kim jong un al congresso del partit congresso del partito comunista in corea del nord kim jong un congresso del partito comunista in corea del nord KIM YO JONGkim jong unkim jong un congresso del partito comunista in corea del nord KIM YO JONG KIM YO JONG E KIM JONG UNKIM YO JONG E KIM JONG UN ryong hae con kim jong unkim jong un con la sorella kim yo jong 1
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