big raggi davide casaleggio

LA STELLA DI DAVIDE - VIRGINIA RAGGI A MILANO DA DAVIDE CASALEGGIO: IL “NUOVO INIZIO” DEL M5S PASSA PER L’EREDE DI GIANROBERTO. SARA’ LUI A OCCUPARSI DELL’ORGANIZZAZIONE? - PER GIARRUSSO E’ “UNA GIUSTA SCELTA DI CONTINUITÀ”. DI BATTISTA: “NULLA DI NUOVO, CI AIUTAVA GIA’ PRIMA”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Matteo Pucciarelli per “la Repubblica

 

DAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIODAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIO

Gianroberto non c’è più, ma sempre dalla Casaleggio Associati bisogna passare. La scena della futura possibile sindaco di Roma Virginia Raggi che a metà mattinata arriva con lo zainetto in spalla agli uffici della società in via Moroni, a cento metri dalla Scala e di fronte alla casa di Alessandro Manzoni, è quella vista mille volte con altri candidati e parlamentari nel corso degli anni.

 

Un saluto di pochi secondi ai giornalisti e poi subito di corsa su, nel misterioso e inaccessibile sancta sanctorum del M5S. Solo che stavolta con lo scettro del comando in mano ad attendere l’ospite, cioè la candidata di punta del M5S per le amministrative, c’è il 39enne Davide Casaleggio. All’anagrafe, “Davide Federico Dante”.

davide casaleggio 7davide casaleggio 7

 

«Una giusta scelta di continuità», rassicura il senatore Mario Giarrusso. Anche se una questione “dinastica”, in realtà, sembra esserci tutta in un movimento che predica l’”uno vale uno”. Il nomignolo che i detrattori diedero all’erede fu un malizioso “Pier Davide”. «Non la vedo così — risponde Giarrusso — La struttura dello staff è rimasta la stessa, le necessità organizzative e comunicative del M5S anche».

 

Di sicuro la scelta della Raggi ha un forte sapore simbolico: Davide avrà pure un background più tecnico e manageriale rispetto al padre, sarà pure meno appassionato di politica e più degli aspetti organizzativi, resta il fatto che il cervellone del Movimento rimane di base a Milano.

 

VIRGINIA RAGGI 4VIRGINIA RAGGI 4

Il cordone ombelicale c’era e lì resta. «In passato solo Gianroberto e ovviamente Beppe avevano il peso per fissare un incontro one to one », fa notare invece un altro deputato.

Per certi versi la novità è più nominale che altro: Davide ha collaborato alla nascita dei Cinque Stelle sin dall’inizio e specialmente negli ultimi due anni il suo ruolo ha preso via via maggior spazio di manovra.

 

VIRGINIA RAGGI 5VIRGINIA RAGGI 5

La discussa alleanza europea con Nigel Farage, ad esempio, è farina del suo sacco. Pazienza se poi gli eletti a Bruxelles votano quasi sempre come i verdi e la sinistra radicale. «È schematico e lineare, forse un po’ freddo caratterialmente, ma ha le idee chiarissime. Predilige l’aspetto aziendale della Casaleggio e meno quello politico-valoriale. Ma come si dice?, “la fame vien mangiando” no?», racconta un eletto del M5S che lo conosce bene.

MARIO MICHELE GIARRUSSO MARIO MICHELE GIARRUSSO

 

«Davide darà una mano soprattutto per quanto riguarda i processi di strategia e di rete. Ma non è nulla di nuovo, quando Gianroberto stava male lui già ci aiutava», spiega invece Alessandro Di Battista al margine di un convegno a Montecitorio sulla democrazia diretta: è il membro più influente del direttorio dopo Luigi Di Maio e per ora conviene che tutto resti com’è, con un Casaleggio che osserva da lontano.

 

Come il papà, Davide predilige il lavoro dietro le quinte; non parla con i giornalisti neanche a pagarlo oro, figurarsi salire sul palco per un comizio; è un esperto di e-commerce, di modelli di business sul web, di marketing online: i famosi siti fiancheggiatori di beppegrillo. it come “La Fucina” e “TzeTze”, nati per moltiplicare i clic, li ha inventati lui.

 

DI BATTISTADI BATTISTA

Non è un teorico, quindi. Forse non è “visionario”, l’aggettivo più abusato nei giorni dopo la morte di Gianroberto per omaggiarne la memoria. Ma il giorno del funerale del padre fece un discorso molto politico: «Sognava di cambiare in meglio questo Paese. Chi condivide il suo sogno lo persegua senza mollare mai come ha fatto lui, fino alla fine». E Davide, di mollare la cloche del comando, non ne ha alcuna intenzione.