NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
1 - LA "VITTORIA" DI ROMA: IL PD DIMEZZA I VOTI
Passata la nottata dello scrutinio, al Nazareno sono iniziati a girare i numeri reali del dato elettorale. In particolare della "vittoria" romana. Se Ignazio Marino canta vittoria col suo king-maker Goffredone Bettini, il Pd del governassimo non ha molto da gioire. In soli tre mesi si è volatilizzata la metà dei voti. Alle politiche di febbraio i democrat di Culatello Bersani erano arrivati al 28,66 per cento, con 458.637.
Un dato più o meno in linea con le regionali che hanno incoronato Nicola Zingaretti: 426.234 voti con la percentuale al 32,28. Alle comunali di ieri, invece, il Pd totalizza appena 267.605 voti, con il 26,26 per cento. Pur con l'astensione al top, la percentuale piddina si riduce e i voti assoluti si dimezzano, avvicinandosi ai circa 100mila che hanno votato alle primarie. Senza contare il confronto con le comunali del 2008, quanto il Pd arrivò a 520.723 e il 34,04 per cento.
2 - I CANDIDATI RENZIANI AL NORD SEPPELLISCONO QUEL CHE RESTA DELLA LEGA
Dall'articolo di Dario Di Vico per "Il Corriere della Sera"
Il Fattore G come Gentilini almeno al primo turno non ha funzionato. Il giovane candidato del Pd Giovanni Manildo non solo è in testa ma ha staccato il sindaco sceriffo di ben il punti. Per capire la portata della novità basta ricordare come Gentilini avesse vinto già due volte le comunali di Treviso e avesse ottenuto un terzo successo per interposta persona, Gian Paolo Gobbo, cinque anni fa.
Il tutto equivale a venti anni di dominio incontrastato su una città che per la Lega del Veneto è come Varese in Lombardia, visto che oltre alla straordinaria striscia di vittorie di Gentilini la Marca ha espresso Luca Zaia, prima come presidente della Provincia e poi come governatore del Veneto. Per il Carroccio anche Vicenza ieri è stata amara.
Il sindaco uscente Achille Variati ce l`ha fatta addirittura al primo turno staccando di 30 punti Manuela Dal Lago, anch`essa un candidato leghista di prima fila. Entrambi, Manildo e Variati, sono renziani anche se con storie e curriculum molto diversi ma sicuramente il loro posizionamento ha favorito in qualche modo l`attrazione di un voto moderato che in Veneto si è tenuto storicamente lontano dalle liste del centrosinistra. Per la Lega, dunque, le sconfitte di Gentilini e Dal Lago equivalgono ad altrettanti sonori schiaffoni presi nelle due città del Veneto dove la composizione sociale è incardinata sulla piccola impresa e le partite Iva.
PIERLUIGI BERSANI Ignazio Marino Nicola Zingaretti GUGLIEMO EPIFANI CON BERSANI ALLE SPALLE FOTO LAPRESSEMATTEO RENZI E DEBORAH SERRACCHIANI jpeg
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